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Fine vita, a San Benedetto sarà illustrata in anteprima la proposta di legge che approderà in Parlamento

Si terrà venerdì in sala consiliare. Appuntamento intitolato “Al tramonto della vita”, promosso dall’Unione Cattolica Stampa Italiana e supportata dalla Fondazione Carisap
Pubblicato il 9 Settembre 2024

di Massimo Falcioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un incontro sul fine vita si terrà venerdì prossimo, a partire dalle 17, nella sala consiliare di San Benedetto. Un appuntamento intitolato “Al tramonto della vita”, promosso dall’Unione Cattolica Stampa Italiana e supportata dalla Fondazione Carisap.




Sarà l’occasione, tra le altre cose, per presentare in anteprima nazionale la proposta di legge sul tema, che approderà in Parlamento a metà settembre. In tal senso, parteciperà il senatore Alfredo Bazzoli, promotore del documento, a cui si aggiungeranno Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale, Alberto Gambino, presidente dell’associazione ‘Scienza e Vita’ e membro del Comitato Bioetico, Giorgio Tordini, medico anestesista-rianimatore e Rita D’Urso, medico responsabile di cure palliative al F.F. Hospice di Fossombrone. Saranno inoltre previsti i saluti del sindaco Spazzafumo e del Vescovo Giampiero Palmieri.

L’iter della legge sarà un po’ lungo, ma verrà illustrata per la prima volta in riviera”, spiega Andrea Barchiesi, che modererà l’incontro. “Andremo a sondare che aria tira sul fronte cattolico e su quello laico. Si continua ad auspicare una mediazione tra le varie posizioni e l’Unione Cattolica Stampa Italiana è parsa molto sensibile sull’argomento, con cui tutti dovremo confrontarci prima o poi”.

La consigliera del Cda della Fondazione Carisap, Antonietta Lupi, evidenzia l’importanza dell’evento: “Sono tematiche talmente gravose per il nostro quotidiano sentire che tutti noi abbiamo idee precise su quello che non vorremmo subire alla fine della nostra vita. Nessuno si augura di subire un accanimento terapeutico. Come medico ho la missione di salvare le vite delle persone, ma capisco che ci siano tanti problemi etici e morali in un senso e nell’altro. Bisogna fare di tutto per far guarire la persona e, contemporaneamente, occorre fare in modo di evitare sofferenze inutili, perché si sa che la scienza oltre un certo punto non può andare”.

Una posizione sposata anche dal vicesindaco, Tonino Capriotti: “Mi fa piacere che si affrontino tematiche di così alto livello in questa sede. Quando si parla di fine vita l’errore principale è affrontare l’argomento con superficialità. Parlare di questo tema con poco rispetto è uno degli sbagli peggiori che può fare la politica. Per evitarlo, è fondamentale entrare nel merito ed ascoltare chi ci è passato direttamente. Su un paziente terminale fino a che punto è cristiano l’accanimento terapeutico? Asseconda la tendenza naturale della vita? Al contempo, la morte assistita fa bene? È un modo per liberarci delle responsabilità e per risolvere i problemi in maniera frettolosa? Parlarne aiuta a riflettere e a maturare. Per questo motivo ringrazio gli organizzatori”.