Eseguiamo l’ultima volontà di Tonino Armata, il Coordinatore dell’Osservatorio permanente infanzia e adolescenza morto, questa notte, in seguito ad un malore.
Tonino Armata è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici e conoscenti che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti.
C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma laica: tolgo il disturbo.
Nel giorno del mio congedo, desidero dare un ultimo saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Enrico, Alessandro, alle mie nuore Simona e Cinzia, e ai miei amati nipoti Lorenzo, Leonardo e Francesco, per l’affetto di cui hanno dato prova in ogni momento. Spero tanto comprendano quanto li ho amati.
Per ultima Tina (ma non ultima). Malgrado le birichinate e il mio spirito libero, a Lei rinnovo l’affetto e l’amore che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.
Un saluto va ai concittadini di San Benedetto del Tronto; alle democratiche e ai democratici che sapranno riconoscersi tali nel ricordo di tante vicende maturate nel Partito Democratico; ai lavoratori di tutti i livelli della Casa Editrice Mondadori, la quale tanto mi ha dato e alla quale tanto ho dato; alla mia amata musica jazz; alla letteratura; all’imponente archivio che si trova nel computer e i tanti libri da regalare alla Biblioteca Comunale Giuseppe Lesca di San Benedetto del Tronto, come fondo Armata.
Un saluto va a tutti i componenti dell’Osservatorio permanente infanzia e adolescenza. Un particolare saluto ai membri dell’“Associazione Città dei bambini” con i quali in special modo ebbi a spartire grandi esperienze di espansione della cultura dell’infanzia e a tutti coloro ai quali ho recato offesa e ai quali chiedo perdono.