Diciamoci la verità: urlare ogni genere di insulto praticamente nelle orecchie dei giocatori avversari, a molti, ha fatto tornare in mente i fasti del vecchio Ballarin.
Trovarsi a ridosso del campo, a portata di voce con il portiere del Pagliare (dovremmo fare un pensierino a portarlo a San Benedetto secondo me) per qualcuno è stata un’autentica goduria. Insomma, a prescindere dal risultato, la gara di domenica ha rimesso in circolo agli over 40, un tipo di adrenalina diversa, finita in chissà quale cantuccio ormonale e rimasta lì per almeno una venticinquina d’anni.
E allora mi viene in mente: considerate vicissitudini varie e categoria. E considerate anche le ultime esternazioni del presidente rossoblù che, se davvero ha invitato tutti a non cercare colpevoli, poteva tranquillamente risparmiarsi, che ne pensate di mandare a quel paese, almeno per questo campionato, il Riviera delle Palme e chi ci magna sopra?
In fondo l’avveniristico stadio, che ha visto la B di sfuggita e conta più campionato tra i dilettanti che altro, attualmente è esclusiva fonte di problemi. O almeno così ci dicono. Chiuso per metà e costosissimo nelle giornate di gara.
Si potrebbe fare un pensierino a spostare, almeno la domenica, baracca e burattini e giocare nel piccolo e più intimo campo grottammarese. Se è vero che mantenere aperto il Riviera durante le partite ufficiali costa uno sproposito, probabilmente pagare l’affitto del campo di Grottammare, per tre o quattro ore ogni quindici giorni, potrebbe essere conveniente.
In più, durante tutto questo tempo, l’ignobile atto di “cercare colpevoli” non sarebbe più un male per la Samb. Magari, quando la squadra rossoblù tornerà a calcare ufficialmente il manto erboso del Riviera, si spera in altra categoria, lo farà in uno stadio senza cantieri, senza debiti e, soprattutto, senza macchia.
Pensiamoci.