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Trading online: numeri record per le piattaforme, ma quali sono le migliori?

Gli italiani confermano la loro volontà di avvicinarsi sempre di più ai mercati finanziari
Pubblicato il 30 Gennaio 2022

Gli italiani confermano la loro volontà di avvicinarsi sempre di più ai mercati finanziari. Infatti, in particolare durante la pandemia sono aumentati considerevolmente i piccoli investitori che hanno scelto di fare trading online sulle piattaforme dedicate, che hanno registrato numeri da record. A questo proposito, secondo la Consob, in un anno le masse negoziate sono aumentate di circa nove miliardi di euro.

Sono in molti a credere che questo fenomeno sia dovuto alle restrizioni introdotte per arginare i contagi da coronavirus: la gente, costretta a restare in casa, ha “scoperto” il trading. In realtà si tratta di un processo in atto già da prima. La pandemia ha dato un’accelerata, certo, ma già nel 2019, per esempio, c’era stato un aumento dell’83% del numero dei broker online. Le difficoltà degli investimenti storicamente preferiti dagli italiani (mattone e titoli di Stato), insieme al miglioramento delle piattaforme di negoziazione hanno fatto da apripista a questo nuovo boom del trading online.

Le piattaforme di negoziazione che danno accesso ai mercati finanziari

 

Il trading online rappresenta la via di accesso più rapida e semplice verso i mercati finanziari. Per poter negoziare titoli e strumenti è necessario sfruttare le piattaforme di negoziazione messe a disposizione dal broker. Gli intermediari e le loro piattaforme, però, si distinguono tra loro per diversi fattori: il trader deve essere bravo a scegliere quelli che non solo danno le migliori garanzie in termini di sicurezza, ma che meglio si adattano alle sue esigenze ed ai suoi obiettivi.

Basta fare una ricerca su Google per rendersi conto di quanti siano i broker attivi in Italia oggi: ovviamente bisogna prendere in considerazione solo quelli regolamentati, ma il loro numero rimane molto alto. Innanzitutto è opportuno conoscere e confrontare le caratteristiche dei broker più apprezzati sulla base di diversi criteri, dalla convenienza alla qualità dei servizi, passando per la bontà degli strumenti messi a disposizione e della varietà degli asset negoziabili.

I migliori broker regolamentati attivi in Italia

Tra le migliori piattaforme trading recensite da Tradingtop.it, c’è eToro, che permette di acquistare in modo diretto azioni e criptovalute, con il servizio di e-wallet incluso, e di fare trading in CFD su tantissimi asset. Le funzionalità Social e Copy Trading sono un plus importante. Al secondo posto c’è Libertex, che offre costi di commissioni molto bassi e mette a disposizione un’ottima piattaforma didattica. Il podio si completa con XTB, che dà accesso in modo diretto ad azioni ed ETF e con i CFD a migliaia di asset; non è previsto un deposito minimo.

Appena fuori dal podio, ma valutazioni molto alte per Ava Trade, che propone una sua versione di social trading e può contare su un servizio clienti di primissimo livello ed una ottima applicazione. Segue Degiro, che consente di investire in CFD e sugli ETF senza commissioni. Naga mette a disposizione dei suoi utenti le piattaforme MetaTrader 4 e 5 e fornisce una sua versione del Copy Trading. Infine segnaliamo OBRinvest, che permette di scegliere tra quattro diversi conti di trading.

Cosa considerare nella scelta della piattaforma per il trading online

La scelta del broker è uno dei momenti chiave nella carriera di un trader. Lo sarebbe anche la fase di studio che precede l’ingresso sui mercati, ma purtroppo la Conosb ha confermato che, nonostante l’aumento del numero degli utenti sulle piattaforme online, il livello di alfabetizzazione finanziaria è ancora troppo basso. Per questo, tra i criteri di selezione dell’intermediario andrebbe inserito anche l’eventuale presenza di risorse formative e didattiche.

Considerando quelli che sono i suoi obiettivi, il capitale a sua disposizione ed il tempo che vuole dedicare all’attiva di trading, l’utente deve scegliere la piattaforme in base ad una serie di parametri. Innanzitutto bisogna considerare il fattore sicurezza. Poi si devono valutare i costi in termini di commissioni e spread; chiaramente le caratteristiche della piattaforma e gli strumenti disponibili sono decisivi nella scelta finale, così come lo dovrebbe essere anche la qualità del servizio di assistenza.

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