giovedì 27 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 03:45
giovedì 27 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 03:45
Cerca

Siccità, la Cia Abruzzo chiede lo stato di calamità

In una lettera vengono evidenziate le gravi conseguenze che il fenomeno sta avendo su raccolti e aziende agricole
Pubblicato il 12 Settembre 2024

La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) Abruzzo ha lanciato un allarme preoccupante: la siccità eccezionale che ha colpito la regione negli ultimi mesi sta mettendo in ginocchio il settore agricolo.




Attraverso una lettera inviata alle autorità regionali, la Cia ha richiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Nel documento vengono evidenziate le gravi conseguenze che il fenomeno sta avendo su raccolti e aziende agricole.

La missiva, indirizzata al presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e all’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, sottolinea come i danni causati dalla siccità siano ormai «irreversibili» per i raccolti, generando «perdite economiche insostenibili» per gli agricoltori. Secondo le stime fornite dalla Cia, la produzione agricola ha subito una riduzione drastica di circa il 50%, con conseguenze devastanti non solo per gli agricoltori, ma per l’intera filiera agroalimentare regionale.

Colture in Pericolo e Rischio Desertificazione

Tra le colture maggiormente colpite dalla siccità vi sono cereali, ortaggi, frutteti, vigneti e uliveti, tutte risorse fondamentali per l’economia agricola abruzzese. La perdita di reddito per molte aziende è significativa e, in alcune aree, il rischio di desertificazione è sempre più concreto. Questo scenario rappresenta una minaccia seria per il futuro dell’agricoltura in Abruzzo, una regione che storicamente basa gran parte della sua economia e della sua identità proprio sulla produzione agricola.

Costi di Produzione in Aumento e Impatto Sulla Biodiversità

Come se non bastasse, l’aumento vertiginoso dei costi di produzione sta mettendo ulteriore pressione sulle imprese agricole, già stremate dalla crisi climatica in corso. I rincari di energia, carburante, concimi e altri input agricoli si aggiungono a un quadro economico già critico, rendendo la situazione ancora più insostenibile per gli agricoltori.

La siccità non sta solo avendo un impatto economico, ma sta anche compromettendo la biodiversità locale, mettendo in pericolo diverse specie vegetali e animali. Le risorse idriche, fondamentali per il mantenimento degli ecosistemi naturali e agricoli, sono sempre più scarse, con effetti potenzialmente devastanti a lungo termine sulla fauna e sulla flora della regione.

La Richiesta della CIA Abruzzo: Stato di Calamità Naturale

Di fronte a questa emergenza, la Cia Abruzzo chiede un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni regionali e nazionali. La dichiarazione dello stato di calamità naturale è un passo necessario per attivare misure straordinarie di sostegno agli agricoltori colpiti, fornendo aiuti finanziari diretti, agevolazioni fiscali e interventi infrastrutturali mirati alla gestione delle risorse idriche.