Oggi, lunedì 16 dicembre 2024, è l’ultimo giorno utile per versare il saldo IMU dovuto dai proprietari di circa 12 milioni di unità immobiliari in Italia. L’imposta riguarda seconde case (sfitte o locate), negozi, uffici, altri locali affittati, oltre a terreni agricoli ed edificabili. Si tratta dell’ultimo pagamento prima dell’entrata in vigore, dal 2025, del nuovo sistema di gestione delle aliquote previsto dal DM 6 settembre 2024.
Come calcolare il saldo IMU
Il calcolo dell’IMU 2024 segue le regole già consolidate. Per determinare l’importo dovuto, si parte dalla rendita catastale dell’immobile, che viene rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente di riferimento. Successivamente, si applica l’aliquota deliberata dal Comune e si sottrae l’acconto versato a giugno. Per facilitare l’operazione, sono disponibili calcolatori online aggiornati con le aliquote comunali.
Novità per i coniugi con residenza in case diverse
Una situazione che merita particolare attenzione è quella dei coniugi con residenze in abitazioni differenti. La sentenza 209/2022 della Corte costituzionale ha introdotto un’importante novità: ogni coniuge può beneficiare dell’esenzione IMU per la propria abitazione principale, anche se le residenze anagrafiche e le dimore abituali sono situate in immobili diversi, sia nello stesso comune sia in comuni differenti.
Prima della sentenza, la normativa richiedeva che l’immobile fosse la residenza dell’intero nucleo familiare per accedere all’esenzione. Ora, la Corte ha dichiarato questa regola costituzionalmente illegittima, affermando che ogni immobile può essere considerato abitazione principale, a condizione che risponda ai requisiti di residenza anagrafica e dimora abituale.
Dimora abituale e controlli sulle dichiarazioni
Per beneficiare dell’esenzione IMU, l’abitazione principale deve essere sia il luogo di residenza anagrafica che di dimora abituale del contribuente, come stabilito dall’art. 1, comma 741, lettera b), della Legge 160/2019. Questo doppio requisito è fondamentale per prevenire dichiarazioni fraudolente, ad esempio su immobili di pregio utilizzati come seconde case, come ville al mare o in montagna.
I Comuni dispongono di strumenti efficaci per verificare la veridicità delle dichiarazioni. In base al DLgs 23/2011, art. 2, comma 10, possono accedere ai dati relativi ai consumi di energia elettrica, acqua e gas, utilizzati per individuare la reale dimora abituale. Dichiarazioni non veritiere potrebbero portare all’emissione di avvisi di accertamento futuri.
Prepararsi al 2025: il debutto del prospetto delle aliquote
Dal periodo d’imposta 2025, l’IMU cambierà volto grazie al prospetto delle aliquote, introdotto dal DM 6 settembre 2024. Questo strumento consentirà ai Comuni di modulare le aliquote in base a criteri diversificati, sempre entro i limiti stabiliti dalla legge. I contribuenti sono quindi invitati a prestare attenzione alle future delibere comunali, che potranno introdurre novità significative sulle modalità di calcolo.
Se non avete ancora provveduto al pagamento del saldo IMU 2024, oggi è il termine ultimo per adempiere all’obbligo ed evitare sanzioni. Approfittate dei calcolatori online e verificate le aliquote deliberate dal vostro Comune per assicurare un versamento corretto e puntuale.