SAN BENEDETTO – Al porto di San Benedetto nasce il villaggio della piccola pesca. Pochi minuti fa Comune e Capitaneria di Porto hanno infatti dato notizia dell’arrivo di 216mila euro che serviranno a rivoluzionare l’area della piccola pesca con la nascita, entro la fine dell’anno, di dieci casupole che ospiteranno gli operatori e che daranno vita ad un vero e proprio mini villaggio all’interno del quale sarà anche possibile acquistare il pesce dal produttore diretto. E’ il primo passo di una più grande rivoluzione che è il nuovo piano regolatore del porto.
“E’ una notizia importante e bellissima – ha commentato l’assessore alle politiche del mare Fabio Urbinati -. La nascita di quella nuova area è possibile grazie ad uno stanziamento di fondi Fep che porteranno in Riviera altri 216 mile euro dei circa due milioni e mezzo che sono già stati utilizzati per grandi e piccole opere di miglioramento del porto”. Soddisfatto anche il comandante della Capitaneria di Porto Sergio Lo Presti: “Questo – ha spiegato – è il primo step operativo del nuovo piano del porto. Attraverso questo intervento sarà riqualificata quell’area, a Sud dell’impianto, e servirà anche a lasciare una maggior possibilità di sviluppo all’attività cantieristica, uno dei principi sui quali il nuovo piano si basa”.
Il progetto, firmato da Farnush Davarpanah e vidimato dal responsabile Enrico Offidani, prevede l’abbattimento delle quindici casupole attualmente presenti proprio di fronte agli approdi della piccola pesca. Strutture vecchie e obsolete che, tra le altre cose, rappresentano un ostacolo al passaggio dei travel lift dei cantieri. “Nuovi box di due piani ciascuno – ha spiegato Sergio Trevisani, direttore dello sportello Europa – saranno posizionati nell’area immediatamente a Sud di dove oggi sorgono quelle casupole, all’altezza della sbarra che divide l’area portuale da via Pasqualini”. E’ proprio in quel punto che sorgerà il nuovo villaggio. I box, alti quasi quattro metri e mezzo (un piano terra ed un soppalco) e larghi circa tre metri saranno dieci ed ospiteranno esclusivamente gli operatori della piccola pesca che saranno messi in condizione di poter anche vendere il pesce al pubblico.
I cinque box che vanno perduti erano infatti in concessione di cantieri navali e di operatori dello strascico. A questi ultimi, due in tutto, sarà trovata una nuova collocazione probabilmente nello stabile dell’ex Cerf che il Comune sta lavorando per recuperare ed utilizzare in maniera maggiormente funzionale. “Importantissimo in tutto questo lavoro – ha sottolineato Urbinati – è stato il dialogo continuo con la Capitaneria di Porto e la disponibilità trovata negli uffici della caserma. Ma voglio ringraziare anche l’assessore regionale Sara Giannini ed il direttore dell’ufficio pesca delle Marche Uriano Meconi per il fattivo supporto dato alla causa”. Ringraziamenti ricambiati dallo stesso comandante Lo Presti che ha sottolineato come tutto sia stato possibile grazie alla sinergia e alla collaborazione continua tra Capitaneria e Comune.