Il diritto ad una regolazione stabile, duratura e omogena. Questo è il diritto affermato da Sapar, l’associazione nazionale Sezioni Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative, per il mondo dell’industria del gioco legale.
Un segmento fondamentale della nostra economia, cruciale per tre motivi: innanzitutto perché offre posti di lavoro a migliaia di professionisti di vario titolo in tutta Italia, poi perché attira investitori da tutta Europa e da tutto il mondo, infine perché rappresenta una linfa vitale per le casse erariali. “Stiamo parlando di un settore fondamentale per l’Italia – spiegano gli esperti della redazione di BonusRicchi – a maggior ragione in questo periodo così difficile dettato dalla pandemia Covid 19, una pandemia che ha colpito soprattutto il mondo del gioco. Per questo l’esigenza di un riordino del settore diventa fondamentale”.
Prima della pausa per l’elezione del Presidente della Repubblica, di riordino del settore se ne parlava anche in Parlamento e nel cuore del Governo. Fondamentali sono soprattutto due necessità: la tutela e il supporto al giocatore patologico e la preservazione del gettito del gioco pubblico, che solo nel 2019 ha prodotto 10 miliardi di euro. Per questo motivo serve una regolamentazione chiara e univoca, che dopo le parole dei referenti e dei politici deve adesso passare ad azioni concrete.
Di questo avviso è Raffaele Nevi, che è intervenuto durante l’evento “Il gioco buono: il punto di vista degli enti locali“. Il deputato forzista, comitato della Commissione Agricoltura della Camera, ha affermato: “Il grande dibattito va ormai tradotto in un testo di legge nuovo. La situazione del gioco, con il COVID, è profondamente cambiata. Il mio auspicio è che il Governo garantisca un diritto alla certezza. Non possiamo pensare che nel paese ci sia una incertezza che disincentiva gli investimenti. Dobbiamo fare un grande lavoro, cominciamo a porre le basi, non credo che si concluderà nel corso di questa legislatura, ma dobbiamo partire“.
Anche per BonusRicchi il cammino è segnato e l’orizzonte è chiaro: “Ha ragione il sottosegretario all’economia, Freni: bisogna avere responsabilità e pensare a regole valide e universali. Bisogna accantonare i dibattiti ideologici che non fanno altro che fermare il riordino“. Un blocco che può avere come conseguenza nefasta quella dello stop di tutto il settore del gioco. Un rischio che l’economia italiana non può assolutamente correre: adesso la politica deve correre seriamente ai ripari. Il Presidente della Repubblica è stato eletto, il tempo per parlare di riforma del gambling adesso c’è.