La richiesta di un mutuo finalizzato all’acquisto di una casa deve essere accompagnata dalla trasmissione di diversi documenti che sono indispensabili per la concessione del finanziamento. Ogni istituto di credito può applicare a questo proposito delle condizioni specifiche, ed è per questo che conviene sempre informarsi nel dettaglio. Ciò non toglie, tuttavia, che alcuni atti siano essenziali sempre e comunque. Una delle informazioni più importanti fra quelle che devono essere fornite alla banca riguarda i dati anagrafici del soggetto che richiede il mutuo.
A tal fine, sono necessari il codice fiscale, la carta d’identità, il certificato di stato di famiglia e il certificato contestuale di residenza non solo del richiedente, ma anche dei garanti. Per saperne di più, si può sempre consultare la guida redatta dagli esperti dell’agenzia immobiliare online Dove.it, che contiene tutti gli approfondimenti utili per chi non ha ancora molta familiarità con tutte queste procedure burocratiche. Se si è sposati, occorre anche fornire un estratto dell’atto di matrimonio (o di divorzio, o di separazione, a seconda dei casi). I cittadini stranieri sono tenuti a presentare il permesso di soggiorno.
Va detto, comunque, che da quando è entrato in vigore il DL n. 76 del 2020, cioè il decreto semplificazioni, è obbligatorio per la pubblica amministrazione accettare anche le autocertificazioni dei cittadini; oltre alla pubblica amministrazione, questo obbligo si estende anche agli istituti di credito. Questo vuol dire che le banche devono mettere in atto misure di semplificazione documentale nel trattamento di dati come lo stato di famiglia o la residenza che sono oggetto di certificazione. Tocca alle banche, di conseguenza, eseguire i controlli in caso di dubbi.
Non solo dati anagrafici, però: quando si richiede un mutuo occorre fornire anche dati reddituali. In particolare i lavori autonomi sono tenuti a fornire il modello F24 e gli ultimi due modelli unici, insieme con il certificato di attribuzione della partita Iva (qualora si lavori con partita Iva, ovviamente) e il certificato di registrazione alla Camera di Commercio. I lavoratori dipendenti, invece, devono presentare una dichiarazione del datore di lavoro attraverso la quale viene certificata l’anzianità di servizio, le due buste paga più recenti e l’ultimo 730, anche dei garanti. Infine, c’è bisogno dell’estratto conto relativo agli ultimi tre mesi. Se la richiesta di mutuo proviene da un soggetto pensionato, infine, è richiesta semplicemente la presentazione del cedolino della pensione.