La possibilità di effettuare online praticamente ogni tipo di acquisto ha già profondamente cambiato le abitudini di consumo e non è facile immaginare che lo stesso continuerà a fare la crescente penetrazione dell’e-commerce. A fronte di dati che vogliono in continua crescita il numero di persone che fanno shopping in Rete, e non solo tra i nativi digitali e chi non conosce un mondo senza Internet, è legittimo chiedersi così quale sarà il futuro dei negozi fisici. La buona notizia è che è poco probabile che scompariranno del tutto: per continuare a intercettare una certa domanda, però, i punti vendita sul territorio dovranno ripensare drasticamente la propria natura.
Tre ipotesi per il futuro dei negozi fisici
Fino a considerarsi solo una tappa, e non per forza quella principale, del viaggio che porta le persone all’acquisto. La possibilità di acquistare online e ricevere comodamente a casa quello di cui si ha bisogno ha reso sempre più comuni, del resto, comportamenti come recarsi in negozio per ricevere più informazioni o poter provare di persona l’ultimo modello di smartphone appena uscito sul mercato salvo poi ordinarlo online, approfittando di un prezzo più basso. Di esempi simili se ne potrebbero fare numerosi e nei più diversi campi: chi acquista accessori moda di lusso, per esempio, torna in genere a comprare in negozio ma dopo un lungo peregrinare che lo ha visto informarsi online, confrontare prezzi e caratteristiche del prodotto su diversi siti, lasciarsi ispirare dai fashion influencer che segue. Il futuro dei negozi fisici li vede, insomma, sempre più parte di un percorso multicanale e durante il quale vengono attivati numerosi touch point. L’efficacia delle strategie drive to store, e cioè dei mezzi messi in campo per attrarre clienti in negozio, si misurerà così nella loro capacità di intercettare gli ultimi al momento giusto, col messaggio giusto e invogliandoli a non rimandare oltre l’acquisto.
Mandare via SMS un codice sconto a chi abbia già acquistato dal proprio brand e su una selezione di prodotti affini agli acquisti già effettuati proprio mentre si trovi in prossimità di uno dei propri negozi non è in questo senso solo un esempio di marketing per il punto vendita che funziona, ma dice qualcosa si più sul possibile futuro dei negozi. Sempre di più saranno punti d’incontro e luoghi in cui tener in vita il rapporto tra l’azienda e i consumatori: per farlo bisognerà puntare tutto sul garantire un’esperienza in store sodisfacente, piacevole, unica nel suo genere. Dalla cortesia degli addetti alla vendita alla disponibilità di soluzioni tecnologiche che migliorino gli acquisti, molti accorgimenti possono essere adottati in vista di questo obiettivo e per rendere indimenticabile l’esperienza in store. Tra gli aspetti a cui non rinunciare c’è soprattutto la personalizzazione: gli acquisti online hanno abituato, infatti, i consumatori a essere letteralmente chiamati per nome dai brand ed è difficile che vorranno rinunciarvi dal vivo.
Considerare come individui i propri – potenziali – clienti vuol dire anche e soprattutto interpretarne i bisogni anche più quotidiani. Molte persone, per esempio, non sono più disposte a sacrificare gli affetti, le passioni, la crescita personale a incombenze quotidiane come fare la spesa, pagare le bollette, eccetera. Non si può escludere, così, che il futuro dei negozi fisici sia anche nella loro trasformazione in centri di servizio in cui poter fare molto di più che semplice shopping.