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Polizze catastrofali, imprese sotto pressione. Cna: «Mancano agevolazioni e tempi adeguati»

La CNA di Ascoli Piceno denuncia l’assenza di un confronto con le aziende e chiede misure di sostegno per far fronte ai nuovi obblighi assicurativi.
Pubblicato il 4 Marzo 2025

A più di un anno dall’approvazione della legge di bilancio 2024, il regolamento attuativo sull’obbligo di stipulare polizze contro calamità naturali non ha sciolto i molti dubbi delle imprese. Manca un dialogo con le associazioni di categoria e non sono stati previsti strumenti che possano agevolare la sottoscrizione delle polizze.



La CNA di Ascoli Piceno, in linea con la posizione nazionale dell’associazione, sottolinea come il provvedimento imponga un nuovo onere senza fornire strumenti adeguati per una corretta gestione del rapporto tra aziende e assicurazioni. Inoltre, il portale dell’Ivass, previsto per consentire il confronto tra le offerte, non sarà disponibile in tempo, lasciando le imprese in difficoltà nel selezionare le polizze più adatte.

A peggiorare il quadro, il breve termine di 30 giorni per l’adempimento rappresenta una sfida logistica e operativa per circa 4 milioni di imprese, che rischiano di trovarsi scoperte in caso di eventi catastrofali dopo l’1 aprile. La questione diventa ancora più grave se si considera che molte di queste aziende stanno ancora affrontando le conseguenze di precedenti calamità e crisi economiche.

Secondo Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno, «la soluzione non può in alcun modo essere rappresentata da un ulteriore aggravio per le imprese. È bene tutelare chi fa impresa da rischi sempre più concreti, ma è altrettanto doveroso introdurre un sistema di agevolazioni per chi è già in difficoltà».

Sulla stessa linea Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno, che evidenzia come «introdurre un nuovo obbligo senza un confronto preventivo significa aggravare una situazione già complessa. Se davvero si vuole tutelare chi fa impresa, bisogna puntare su semplificazione e misure di sostegno».

La richiesta dell’associazione è chiara: serve più tempo per adeguarsi e un sistema di agevolazioni concrete per non mettere ulteriormente in difficoltà le imprese già provate da emergenze e crisi economiche.