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L’Adriatico al centro del progetto Argos, anche le Marche nel piano internazionale di tutela della risorsa ittica

Al primo incontro farà seguito un altro evento che si terrà il 27 maggio
Pubblicato il 24 Maggio 2021

Grande successo per l’evento dedicato al progetto Argos sul giusto approccio alle risorse ittiche che giovedì 6 maggio ha visto collegate ben sei regioni italiane che sfociano sul mare Adriatico e la Croazia. Sono stati affrontati i temi legati alla pesca e allo sfruttamento del mare, alle regole comunitarie, presente l’Unione Europea, e al giusto approccio anche con le associazioni dei pescatori. Un approccio comune tra regioni italiane e le contee croate sulla gestione delle risorse ittiche del mare Adriatico che non riguarda solo aspetti di governance, ma prima ancora quelli di carattere tecnico-scientifico, che devono portarci verso una base dati trasversale, comune e sovranazionale.

All’evento, in videoconferenza su piattaforma virtuale che ha visto capofila la Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, esperti, ricercatori universitari, esponenti del mondo che ruota attorno alle attività sostenibili di pesca e acquacoltura nel mare Adriatico per la tutela e l’incremento delle risorse ittiche.

Secondo l’assessore del Friuli Venezia Giulia alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier, “proprio una base dati comune consente di sviluppare in maniera consapevole le proposte di governance in chiave di sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale con l’obiettivo di evitare che si generino squilibri e di preservare e valorizzare la diversità che rappresenta un pregio assoluto del mare Adriatico”.

Il Progetto Argos, che rientra nel Programma Interreg Italia-Croazia, ha, come detto, nella Regione Friuli Venezia Giulia il suo lead partner e coinvolge, per la parte italiana, le regioni Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia, il ministero della Politiche agricole, il Cnr-Irbim di Ancona, e per la parte croata la Regione Istriana, le Contee Litoraneo-montana, di Zara e di Dubrovnik-Neretva, il ministero dell’Agricoltura, le agenzia dello sviluppo della Contea di Sibenik-Knin e di Spalato e l’istituto di oceanografia e pesca di Spalato.

Partito lo scorso aprile, Argos, che ha una dotazione di 4,86 milioni comunitari e di 858mila euro italiani, si protrarrà fino alla fine del 2022. Il progetto mira a promuovere un approccio comune integrato nella protezione delle risorse ittiche marine attraverso azioni multilivello volte a ridurre la pressione sull’ambiente marino e a mantenere la sostenibilità generale con il coinvolgimento di istituzioni, operatori della pesca ed enti scientifici. 

Tra le attività specifiche Argos punta alla creazione di una rete di formazione e di educazione di operatori verso la sostenibilità ambientale e a una serie di attività finalizzate a migliorare il comportamento dei pescatori e degli acquacoltori.

A titolo di esempio, tra le azioni che il progetto italo-croato può produrre vi sono protocolli comuni per monitoraggio degli stock ittici, studi sull’andamento dei nutrienti, l’acquisizione e la posa sui fondali di nuovi dispositivi per la concentrazione ittica, lo sviluppo di un sistema innovativo di schiusa e crescita delle seppie e azioni pilota per promuovere la diversificazione e la valorizzazione dell’allevamento di cozze per ridurre l’impatto ambientale delle imprese. 

“Sono stata subito conquistata dalle tematiche del progetto – ha dichiarato l’onorevole Rosanna Conte, deputata del parlamento europeo per la commissione Pesca – perché fondono i due ambiti principali delle sue azioni al Parlamento europeo. Da un lato lo sviluppo regionale e dall’altro la pesca. Partecipare attivamente ai lavori di una commissione pesca del Parlamento europeo offre la possibilità di assistere ai retroscena e a tutte le tappe delle varie misure, che diventano poi regole che i nostri pescatori devono rispettare. Ben vengano quindi progetti come Argos che coinvolgono nella gestione condivisa delle attività di pesca le parti interessate. Ben venga anche il coinvolgimento della Croazia perché è necessario creare una cooperazione forte per far sì che il settore ittico raggiunga la sostenibilità tanto cercata”. 

Lo slogan del progetto Argos è sostenibilità, ambientale e società ed economia – ha aggiunto il dottor Fonzo – obiettivo comune è la tutala delle risorse del Mar Adriatico. Il progetto Argos nasce dalla consapevolezza che il mare Adriatico è una risorsa ittica unica e condivisa che necessita di interventi coordinati a livello adriatico”.

Molto acceso e interessante il dibattito e le relative domande emerse nell’ultima parte dell’evento a cui farà seguito un secondo evento in programma il 27 maggio sul tema delle presenze massive di meduse nell’Adriatico.

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