CASTIGNANO – L’assemblea dei soci della Banca Picena di Credito Cooperativo ha approvato all’unanimità il bilancio relativo all’esercizio 2016. Nella sala convegni in contrada San Venanzo a Castignano il presidente Mariano Cesari ha letto la relazione che fa registrare come risultato di sintesi un utile netto pari a 1.083.000 di euro. La Banca Picena nel corso del 2016 ha fatto registrare un incremento della raccolta ovvero delle somme depositate dai propri clienti.
Al 31 dicembre 2016, infatti, le masse complessivamente amministrate per conto della clientela, costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito, ammontano ad oltre 610 milioni di euro evidenziando un aumento in termini assoluti di oltre 21 milioni di euro su base annua pari a + 3,61%. Dal bilancio 2016 emerge che gli impieghi verso la clientela, ovvero i soldi investiti sul territorio ad oltre sono risultati superiori a 414 milioni di euro. I soci riuniti in assemblea hanno inoltre approvato la decisione precedentemente assunta dal consiglio di amministrazione relativo all’adesione a Iccrea Banca. La decisione è conseguente alle disposizioni contenute nel progetto di autoriforma del Credito Cooperativo. “il 2016 per il Credito Cooperativo è stato segnato da tre passaggi particolarmente significativi, tutto sommato “storici” – ha spiegato il presidente della Banca Picena Mariano Cesari il quale ha aggiunto – con l’adesione al Gruppo Bancarrio Iccrea la “vocazione territoriale delle BCC, rimarrà tale perché deriva dalla forma cooperativa e dal principio del localismo. Le Istruzioni della Capogruppo non potranno andare contro i vincoli di legge della mutualità prevalente né snaturare la forma cooperativa, al contrario, rientra tra i doveri della Capogruppo previsti nel contratto di coesione quello di sostenere le BCC affinché realizzino le proprie finalità mutualistiche e vocazione territoriale”.
“Per la nostra cooperativa e per tutto il Credito Cooperativo, dunque, nel 2016 si è conclusa la definizione della cornice normativa della Riforma, che è pertanto passata alla sua fase attuativa – ha detto il direttore generale Francesco Merletti – ma il cambiamento non riguarda soltanto la categoria delle BCC. Esso è la chiave di lettura che da qualche anno va applicata a tutte le banche. L’industria bancaria europea, che appare ancora in una fase di trasformazione e ristrutturazione, si sta consolidando e in questo quadro un ruolo importante potrà essere svolto dal Credito Cooperativo come la Banca Picena”. Per quanto riguarda il progetto di aggregazione il presidente Mariano Cesari ha detto: “A fine esercizio 2016, la Banca ha iniziato a valutare la possibilità di procedere verso un percorso aggregativo con la Banca di Credito Cooperativo Picena Truentina.