Si è discusso di strategie post Covid per il Piceno nel convegno che si è svolto, sabato 26 giugno, presso la filiale della Banca del Piceno di Centobuchi, organizzato dalla Banca del Piceno con l’Università Politecnica delle Marche, su “Caratteristiche socio – economiche dell’area Picena: focus sulle strategie post Covid” e molto seguito in streaming, data la sua importanza.
Mariano Cesari ,Presidente della Banca del Piceno, introducendo i lavori del convegno ha detto: “La Banca del Piceno è veramente “banca del territorio”: questa missione implica necessariamente una fase di analisi e studio del tessuto territoriale. Ecco perché, per raggiungere questo obiettivo, abbiamo istituito da alcuni anni l’Osservatorio Economico della Banca del Piceno, che costantemente deve essere riempito di contenuti. La collaborazione che abbiamo instaurato con l’Università Politecnica delle Marche permette alla nostra banca di conseguire questo triplice risultato: analizzare il nostro territorio, capirne le evoluzioni e individuare strategie di crescita. Una banca che raccoglie i depositi dal proprio territorio e li reinveste attraverso i prestiti completamente sul proprio territorio deve essere in grado anche di redistribuire sul territorio quei saperi che un ateneo marchigiano è in grado di dare”.
Successivamente, il sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di creare una zona franca covid prevedendo agevolazioni alle imprese, soprattutto per quelle che decidono di insediarsi nel territorio del comune”.
Improntato all’ottimismo è stato l’intervento del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, perché “Con i fondi che arrivano nel Piceno, grazie anche alle somme destinate al sisma, possiamo guardare allo sviluppo di questo territorio con una nuova prospettiva. Se chiediamo ai studiosi internazionali quali settori possono garantire in futuro maggiori margini di crescita, la risposta è l’agroalimentare e il farmaceutico ovvero i due comparti che caratterizzano il sistema economico del Piceno”.
Il Direttore della Banca d’Italia, Gabriele Magrini Alunno, pur ammettendo i problemi creati dalla pandemia al quadro economico complessivo, ha affermato che “il Covid non ha interrotto la ristrutturazione del sistema bancario, che è andato avanti. Negli ultimi dieci anni il numero delle banche, con sede nelle Marche, è diminuito da trenta a quindici. Gli sportelli sono passati da circa 1.300 agli attuali 790 e quindi uno sportello su tre è stato chiuso. Discorso diverso per il credito cooperativo. Un quarto degli sportelli bancari marchigiani attualmente è del credito cooperativo a dimostrazione di una presenza capillare sul territorio. Il potenziamento degli strumenti informatici è fondamentale per scrivere un nuovo futuro”.
Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di “attuare i programmi di digitalizzazione non solo in termini commerciali ma anche organizzativi”.
Da un’indagine condotta dall’ateneo per la Banca del Piceno, emerge che gli imprenditori del territorio si dichiarano certi di “tornare a crescere a livelli superiori al periodo pre covid”.
Un nuovo sviluppo che deve tener conto necessariamente di nuovi “paradigmi di business accellerati dall’emergenza sanitaria – come ha sottolineato il prof. Gian Luca Gregori – puntando necessariamente sulla digitalizzazione, la dimensione aziendale con il rafforzamento patrimoniale e la crescita dimensionale oltre all’attenzione alla sostenibilità”.
Lo studio ha tenuto conto anche “degli ambiti sui quali iontervenire – ha detto il prof. Gian Luca Gregori – che sono: l’innovazione, internazionalizzazione e solidità patrimoniale”. Per gli imprenditori impegnati a operare nel mutato scenario congiunturale post covid “il tema della fiducia è centrale per il uturo – ha spiegato il prof. Gian Luca Gregori – riogidità burocrateca e il rischio degli investimenti possono minare il clima di fiducia necessario per avviare un nuovo sviluppo”.
In questo contesto è particolarmente importante “Rivalutare il territorio come fattore competitivo – ha detto il prof. Gian Luca Gregori – e in questo contesto appare molto importante il ruolo della banca del territorio che appare fondamentale e lo può fare l’azienda di credito che conosce il territorio come la Banca del Piceno. L’economia della conoscenza e l’economia della relazione è il vero fattore competitivo”. In merito al rapporto tra la Banca del Piceno e l’Università Politecnica delle Marche il Rettore ha aggiunto: “Un esempio in questo senso è Campus World la Banca del Piceno finanzia per garantire le esperienze all’estero di laureati residenti nel territorio di competenza dell’azienda di credito che sono stati cinquanta.
Particolarmente interessante la relazione del professor Matteo Mazziotta, ricercatore Istat, il quale ha detto: “La popolazione è diminuita negli ultimi dieci anni in linea con il dato nazionale. Il tasso migratorio è un po’ sceso. È diminuita la presenza degli stranieri. Ora credere e investire nei territori è molto importante”.
Carmine Daniele di Iccrea Banca ha analizzato le opportunità del Pnrr per le imprese, poi i lavori del convegno sono proseguiti con il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria i quali hanno evidenziato come il rapporto tra aziende e banca può garantire un supporto alla crescita post Covid. Francesco Balloni, direttore della Cna ha ricordato che “per le aziende, nel rapporto con la banca, è fondamentale il dialogo. È importante avere la possibilità di avere un confronto con una banca presente sul territorio come la Banca del Piceno. Credito di filiera e contratti di filiera sono i presupposti fondamentali per agganciare la ripresa”.
Elena Capriotti direttore Confesercenti ha aggiunto: “Per la ripartenza abbiamo bisogno di vivacità e positività. Il turismo può svolgere un ruolo importante. Ora bisogna lavorare sulle strategie di posizionamento e soprattutto avere un confronto costante con le aziende di credito”.
Sergio Ciavaglia di Confindustria Centro Adriatico ha detto: “L’andamento del settore della moda è per noi molto preoccupante. C’è bisogno di uno snellimento della burocrazia. Dobbiamo attirare gli investimenti. Chiediamo alle banche un’attenzione per il territorio”.
Milena Sanna, direttore Coldiretti Ascoli, ritiene che Il mondo dell’agricoltura abbia sofferto meno la pandemia, “il turismo ha riscoperto le aree interne che sono state scelte come meta di vacanze. Non possiamo dimenticare però la crisi che ha interessato il canale horeca con ripercussioni sul nostro settore. È importante puntare sui contratti di filiera. Le Marche sono le prime in Italia per la produzione biologica. Nel rapporto banca imprese è fondamentale il dialogo”.
Nelle conclusioni, Franco Leone Salicona direttore generale della Banca del Piceno ha detto: “La Banca del Piceno è una banca che si pregia di lavorare per il territorio. Fare qualità del credito è garanzia per i risparmiatori, per i clienti e quindi per l’economia. Stiamo riscrivendo il nostro modello organizzativo e di business e la nostra banca sta diventando sempre più clientocentrica”.