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Economia, -41,3% per l’export marchigiano. “Al dato farmaceutico si aggiunge l’emergenza del comparto moda e calzature”

Il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini: "E' un settore che fino a dicembre dello scorso anno aveva contribuito favorevolmente alla crescita tendenziale del nostro export e a metà del 2024 va peggio di inizio anno"
Pubblicato il 11 Settembre 2024

Con un valore assoluto che sfiora i 7 miliardi e 200 milioni di euro, l’export marchigiano nel secondo trimestre 2024 registra una flessione anno su anno del -41,3% che risente del dato del farmaceutico verso la Cina. 

Se il noto risultato ascolano sul fronte dell’interscambio degli articoli chimico-medicinali, che traina in basso il nostro export, sorprende poco, colpisce lo strutturarsi dell’emergenza del comparto moda e calzature, sorte che condividiamo con altre regioni italiane come la Toscana. E’ un settore che fino a dicembre dello scorso anno aveva contribuito favorevolmente alla crescita tendenziale del nostro export e a metà del 2024 va peggio di inizio anno: il calo delle esportazioni del TAC è del 5,7%, percentuale assorbita quasi tutta dalla provincia di Fermocommenta il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini 

E’ un momento “critico” quello che stanno attraversando le imprese marchigiane, soprattutto  della moda. Questo assessorato intende continuare ad impegnarsi per supportare questo  settori, non solo perché genera un significativo impatto economico, ma anche perché si tratta di un comparti dove il lavoro sano, la storica contrattazione e concertazione territoriale hanno contribuito a rendere più forte il nostro tessuto economico e sociale.  Un sostegno importante è stato dato con due i bandi cofinanziati con il PR FESR 2021-2027. Il primo sull’innovazione digitale e green. L’innovazione di prodotto nel Fashion è oggi una necessità per far fronte ad una competitività crescente e per intraprendere il cammino verso la cosiddetta “Twin Transition”, obiettivo da cui non si può più prescindere visto l’enorme impatto ambientale e sociale che coinvolge l’intera catena del valore” dichiara l’Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Antonini che spiega” Tra qualche settimana scadono i termini per presentare progetti sul Bando che sostiene le strategie di internazionalizzazione, fortemente richiesto dalle imprese, che ha una dotazione di circa 10 milioni, dedicato sia alle PMI (in forma singola o aggregata) che ai consorzi per l’internazionalizzazione.  Vogliamo continuare il confronto con le imprese, le associazioni di categoria e le consulte, un dialogo che è sempre stato costante e non sono mai mancati i tavoli di confronto nei momenti di crisi: l’ultimo quello del 3 settembre con il Ministro Urso durante il quale abbiamo discusso l’ipotesi di rimodulare l’Accordo di programma dell’area di crisi fermano-maceratese.  Vogliamo fare sistema e lavorare in modo coordinato con tutti gli attori dell’internazionalizzazione, prima fra tutti la Camera di Commercio delle Marche con la quale stiamo discutendo i contenuti della Convenzione 2025”

I fronti su cui costruire argine alla crisi e impulso allo sviluppo su cui l’azione congiunta delle istituzioni si concentrerà sono noti: innanzitutto, ma non solo, internazionalizzazione, col bando fiere, credito, formazione, innovazione a 360°, e soprattutto revisione del modo di intendere il sistema moda. Aggiunge Sabatini “va riformato il modello culturale e l’approccio del comparto verso un mondo che non è più quello conosciuto dalle generazioni da cui l’intrapresa calzaturiera marchigiana è partita, il tutto mettendo al centro il made in Marche, occorre far conoscere la filiera per rafforzarla e valorizzarla con tutti i nuovi mezzi a disposizione. In questa direzione va, oltre al prossimo incontro formativo del Punto Impresa Digitale il 25 settembre, la candidatura di Camera Marche al MiMit per ospitare la Casa del Made In Italy di cui ha parlato il Ministro Urso all’insediamento della nuova presidenza di Unioncamere lo scorso luglio

I DATI

 

Marche Esportazioni    gennaio-giugno 2024

 

Esportazioni delle Marche   gennaio-giugno 2024

Valore provvisorio:     7 miliardi e 198,8 milioni di euro

Variazione rispetto al primo semestre 2023 :  -41,3%

Al netto di articoli farmaceutici chimico medicinali botanici:  6 miliardi e 211,2 milioni di euro -6,8%

 

Variazioni percentuali su base annua dei settori che hanno dato i contributi negativi più ampi alla variazione tendenziale:

  1. Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici : 987,7 mln euro (-82,3% rispetto al primo semestre 2023)
  2. Macchinari e apparecchi n.c.a.:    1 miliardo e 68,7 mln di euro  ;  -14,6%
  3. Mezzi di trasporto:  377,8 mln di euro  ;   -31,0%
  4. Tessile, abbigliamento pelli e accessori :  1 miliardo e 199,9 mln di euro  ;   -5,7%
  5. Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti : 860,1 mln di euro ;  -2,7%

 

Variazioni percentuali su base annua dei settori che hanno dato i contributi positivi più ampi alla variazione tendenziale, frenando il calo complessivo:

  1. Prodotti dell’editoria e audiovisivi; prodotti delle attività radiotelevisive: 25,0 mln di euro (erano 5,5 nel primo semestre 2023)
  2. Apparecchi elettrici : 699,0 mln di euro ;  +2,8%
  3. Prodotti alimentari, bevande e tabacco: 223,1 mln di euro   ;  +6,1%

Dettaglio Singoli prodotti

Maggiori contributi negativi alla variazione tendenziale regionale:

  1. Medicinali e preparati farmaceutici: 986,0 mln di euro  (-82,4% rispetto al valore del primo semestre 2023
  2. Navi e imbarcazioni: 231,5 mln di euro ;   -48,1%
  3. Macchine per l’agricoltura e la silvicoltura : 174,6 mln di euro  ; -33,9%
  4. Calzature:  658,9 mln di euro ;  -7,4%
  5. Altre macchine di impiego generale : 327,1 mln di euro ; -13,1%
  6. Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili: 260,1  mln di euro; -11,4%

 

Maggiori contributi positivi alla variazione tendenziale regionale:

  1. Parti e accessori per autoveicoli e loro motori: 91,4 mln di euro ;  + 73,3%
  2. Articoli in gomma : 103,4 mln di euro  ;  +25,0%
  3. Apparecchiature di cablaggio  : 101,9 mln di euro  ;  + 24,5%
  4. Libri, periodici e prodotti di altre attività editoriali : 23,6 mln di euro  (erano 4,8 nel primo semestre 2023)
  5. Articoli di abbigliamento, escluso l’abbigliamento in pelliccia : 278,1 mln di euro ;  +4,3%
  6. Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari : 312,6   mln di euro ;   +3,4%

 

Province marchigiane

L’andamento tendenziale delle esportazioni del primo semestre è sfavorevole per tutte le province delle Marche, ma in misura molto varia. La provincia di Ancona (2.244,2 milioni di euro) ha un calo considerevole, pari a -17,1%, ma molto maggiore è quello della provincia di Ascoli Piceno (1.521,7 milioni di euro) che segna -74,9%. Più allineati tra loro sono i risultati delle altre province, con Fermo (619,7 milioni di euro) la cui contrazione su base annua è pari a         -5,2%, seguono Pesaro-Urbino (1.732,0 milioni di euro; -1,3%) e Macerata (1.081,2 milioni di euro; -0,8%). 

Limitatamente alle province con le variazioni negative maggiori, si osserva che in riferimento ad Ancona hanno influito in misura particolarmente importante sfavorevole la meccanica e la nautica-cantieristica, con riferimento invece alla provincia di Ascoli Piceno gli articoli farmaceutici chimico medicinale e botanici.

 

Principali destinazioni di esportazioni manifatturiere (97,4% del totale export) delle Marche nel primo semestre 2024

  1. Francia                   784,3 mln euro +0,5% 
  2. Germania   769,9 mln euro                 +3,0%
  3. Stati Uniti   606,2 mln euro -10,5%
  4. Belgio                       466,5 mln euro -56,0% 
  5. Spagna                     358,3 mln euro +0,8%

 

Molto drastica è la diminuzione delle esportazioni verso la Cina che scendono a 178,9 milioni di euro (erano pari a 3.602,4 milioni di euro nel primo semestre 2023)

 

Nei confronti alcuni Paesi è stato ampio l’effetto della contrazione delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici: si tratta di Cina, Belgio, Irlanda e Taiwan.

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