martedì 11 Febbraio 2025
Ultimo aggiornamento 09:37
martedì 11 Febbraio 2025
Ultimo aggiornamento 09:37
Cerca

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano tre milioni di lettere ai contribuenti. Per “omissioni” o “infedeltà”

Ecco come regolarizzare la propria posizione
Pubblicato il 23 Novembre 2024

Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate invierà circa 3 milioni di lettere di compliance ai contribuenti italiani. Queste comunicazioni, indirizzate prevalentemente alle persone fisiche, sono strumenti attraverso cui il Fisco segnala eventuali omissioni o infedeltà riscontrate nei dati dichiarati, confrontandoli con le informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia stessa.




Cosa sono le lettere di compliance?
Le lettere di compliance sono comunicazioni preliminari che anticipano un eventuale accertamento fiscale. Vengono inviate tramite posta elettronica certificata (Pec) o servizio postale e hanno l’obiettivo di offrire al destinatario l’opportunità di regolarizzare eventuali errori o omissioni prima che venga notificato un avviso di accertamento.

I casi più frequenti riguardano:

  • mancata comunicazione dell’Iva;
  • omissioni relative alle dichiarazioni delle partite Iva;
  • anomalie nelle dichiarazioni relative agli Isa (Indici sintetici di affidabilità).

Come regolarizzare la propria posizione?
Una volta ricevuta la lettera di compliance, il contribuente può sanare la propria posizione ricorrendo al ravvedimento operoso. Questo strumento consente di correggere errori o omissioni mediante:

  1. Presentazione di una dichiarazione integrativa: occorre indicare i redditi o gli imponibili non dichiarati e segnalati nella comunicazione dell’Agenzia.
  2. Pagamento delle imposte e sanzioni: le imposte dovute, gli interessi e le sanzioni (in misura ridotta rispetto a quelle ordinarie) devono essere versati utilizzando il modello F24. È importante notare che il pagamento delle sanzioni non può essere rateizzato.

Un meccanismo che funziona
Le lettere di compliance rappresentano un approccio mirato per migliorare il rapporto tra Fisco e contribuenti, incentivando una regolarizzazione spontanea delle posizioni fiscali. I dati dimostrano l’efficacia di questa strategia: nel 2023 sono state inviate oltre 3 milioni di lettere, con un recupero fiscale superiore a 4 miliardi di euro.

L’iniziativa per il 2025 segue questa linea, puntando a rendere il sistema fiscale più trasparente e collaborativo, offrendo ai contribuenti la possibilità di correggere eventuali irregolarità in modo tempestivo e con un impatto sanzionatorio ridotto.

Conclusioni
Ricevere una lettera di compliance non è un atto formale di accertamento fiscale, ma un’opportunità per regolarizzare la propria posizione in maniera agevolata. È fondamentale prestare attenzione a queste comunicazioni, analizzarle con cura e, se necessario, consultare un professionista per procedere correttamente alla sanatoria.