di Emidio Lattanzi
Conad Adriatico, l’Ad Antonio Di Ferdinando fa il punto sull’Intelligenza Artificiale
Il settore della grande distribuzione, come molte altre industrie, sta vivendo una fase di profonda trasformazione guidata dall’innovazione tecnologica e dall’intelligenza artificiale (IA). Abbiamo parlato di questo cambiamento con Antonio Di Ferdinando, amministratore delegato di Conad Adriatico, per capire meglio come queste tecnologie stiano influenzando il settore lavorativo e la valorizzazione delle professionalità.
Di Ferdinando conferma che stiamo vivendo un momento di transizione profonda, in cui non è ancora semplice comprendere quale direzione prenderà il settore sia dal punto di vista lavorativo che della valorizzazione delle competenze. Le sue parole evidenziano la complessità della situazione attuale: «L’intelligenza artificiale, per alcuni aspetti, è già dentro la nostra organizzazione e la nostra attività». La gestione delle risorse e l’ottimizzazione del lavoro sono due delle aree in cui l’IA ha già fatto sentire il suo impatto. Di Ferdinando spiega come questi cambiamenti siano stati radicali negli ultimi anni: «Dieci o quindici anni fa non avremmo mai potuto neppure immaginare che l’analisi di un magazzino e l’ordine della merce mancante potesse essere fatta in automatico eppure siamo arrivati a questi livelli». Questo dimostra come l’adozione di tecnologie avanzate possa migliorare l’efficienza operativa in modi precedentemente inimmaginabili.
Nonostante i progressi, permangono molte incertezze riguardo l’impatto occupazionale futuro. Di Ferdinando sottolinea che, attualmente, è difficile prevedere come l’intelligenza artificiale influenzerà l’occupazione a lungo termine: «Il problema – spiega Di Ferdinando – è che in questa fase non riusciamo a capire in che termini impatterà nel futuro l’intelligenza artificiale e per questo motivo siamo molto attenti ad assumere risorse. Stiamo sperimentando l’intelligenza artificiale su una serie di attività e non riusciamo ancora a comprenderne il risultato in termini occupazionali».
I cambiamenti
La certezza è che ci saranno cambiamenti significativi nelle competenze richieste. Alcune professionalità potrebbero andare perse o necessitare di adattamenti per rispondere alle esigenze dei tempi moderni. Tuttavia, Di Ferdinando rassicura che emergeranno nuove figure professionali: «Questa è una cosa certa: probabilmente da una parte si perderanno risorse di un certo standing ma ci sarà bisogno di altre nuove capacità e professionalità in altri standing».
Il tutto in un momento positivo per l’azienda che fa base a Monsampolo del Tronto. «Eravamo reduci dall’inflazione galoppante del 2022 – afferma l’Ad di Conad Adriatico -. Per i cittadini c’era una crisi importante per quanto ciò che riguarda il potere di spesa. Di fronte a questa situazione abbiamo cambiato la politica cercando di andare incontro ai consumatori cercando di fare un paniere importante che potesse in qualche modo controbattere l’inflazione».
Così attraverso l’iniziativa “Bassi e Fissi” è stato abbassato il prezzo di circa 800 prodotti «con un differenziale minimo rispetto al primo pezzo che il consumatore ha colto in pieno gratificandoci con l’aumento dei volumi»