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Bolkenstein, ora la Regione vuole sdemanializzare

Pubblicato il 14 Novembre 2013

SAN BENEDETTO – La proposta di “sdemanializzazione” delle spiagge trova sulla sua strada un alleato inatteso: la Regione Marche. Nell’incontro avvenuto con le associazioni di categoria del settore turistico, gli organi regionali spingono per una interlocuzione con la Commissione Europea per scongiurare il pericolo Bolkenstein, concordando delle procedure di esclusione dalla direttiva servizi per tutte quelle concessioni demaniali ad uso turistico o ricreativo.

Una deroga per le imprese balneari anche a conduzione familiare. In Parlamento, invece, il Pd, la stessa forza politica della Regione, fa marcia indietro e non appoggia l’emendamento alla legge di stabilità riguardante la sdemanializzazione (emendamento appoggiato esclusivamente dal Pdl).

Un comportamento contrastante. “Ci sono pensieri diversi perchè sono le stesse fondamenta di alcuni pensieri politici che impediscono per cultura che ciò che è di proprietà dello Stato diventi privato. Ma le logiche cambiano e comunque la spiaggia resterebbe a disposizione della collettività e data in concessione come adesso. La Regione appoggia la sdemanializzazione perchè comunque sarebbero le regioni stesse a gestirla e a continuare a difendere coste e territori”, questa l’opinione di Ilenia Illuminati, che ha partecipato all’incontro regionale in qualità di vicepresidente nazionale di Fiba Confesercenti.

“La Regione Marche è stata sempre al nostro fianco. Spacca è stato l’unico governatore a partecipare alle manifestazioni e noi responsabili regionali sindacali lo abbiamo sempre incontrato personalmente. E’ addirittura lui che ci convoca – prosegue la Illuminati – la Regione ha incontrato i vertici europei in diverse occasioni non ultima per l’aereoporto e ci è stato confermato che si è parlato anche di Bolkenstein”.

Dopo molte trattative col Governo la mancata inclusione nella legge di stabilità di un decreto “anti bolkenstein” può essere vista come un tradimento delle vostre aspettative?
“Si anche perchè ci era stata data per certa. La delusione è stata molta: è stato il Governo nella persona di Baretta ad incontrare in tutta fretta le associazioni nazionali e a chiedere la nostra  posizione in merito”.

Proporre la sdemanializzazzione può essere un vantaggio o uno svantaggio? E per chi? Per lo Stato?
“La sdemanializzazione in questo momento storico è un vantaggio per tutti. Sdemanializzare vuol dire far ripartire tutta l’economia diretta degli stabilimenti e tutto l’indotto. Ci farà sentire più tranquilli. Se avessimo la possibilità di ipotecare,  le banche ci sosterrebbero con finanziamenti utili per pagare anche qualche debito regresso con Stato e fornitori. Lo Stato incasserebbe in poco tempo milioni di euro”.

Alcune parti politiche sono avverse alla sdemanializzazione perchè potrebbe favorire la cementificazione o l’abusivismo. Secondo lei è una prospettiva possibile?
“Assolutamente no perchè comunque ci sono leggi come i piani della costa o piani spiaggia che mai permetterebbero questo. Noi abbiamo lavorato anche anni interi su piani di spiaggia e varianti e ci accorgiamo di quanto la realtà cambi velocemente ma anche di  quanto i concessionari siano attenti alla costa alla spiaggia  quanto amano il loro lavoro e mai penserebbero di sconvolgere le loro strutture e il loro operato di anni. E poi in quel caso non ci sarebbe la politica locale a fermare l’abusivismo e la cementificazione?

L’emendamento passerà al vaglio della commissione bilancio. Facciamo una previsione: secondo lei come andrà a finire.
“Spero sinceramente che venga votato al più presto per dare un pò di respiro a tanti colleghi. E’ dal 2006 che questa spada di Damocle è sulla nostra testa siamo stanchi e sfiduciati. Abbiamo bisogno di certezze”.

In Regione si è parlato anche dei danni alle strutture causati dal maltempo?
“Si. A causa del maltempo diverse strutture hanno subito danni più o meno ingenti. Ieri incontrando personalmente  il Governatore  Spacca che aveva già chiesto lo stato di emergenza, ci siamo accordati per monitorare anche i danni alle strutture turistiche. Non possiamo ancora quantificarli ma è ovvio che con una simile crisi economica anche danni calcolabili in mille euro potrebbero essere pesanti da sopportare”.

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