Chi non ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio vedrà erogata, a partire dalla mensilità di marzo, solo la quota minima dell’assegno unico per i figli a carico, aumentata dello 0,8% nel 2025 per l’adeguamento all’inflazione.
L’importo base sarà quindi pari a 57,5 euro al mese per ciascun figlio under 21.
Tuttavia, c’è ancora tempo per regolarizzare la propria posizione: presentando l’Isee aggiornato entro il 30 giugno 2025, si potranno ricevere anche gli arretrati maturati da marzo in poi.
Come ottenere l’Isee aggiornato
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) serve a stabilire l’importo spettante dell’assegno unico in base ai redditi e ai patrimoni del nucleo familiare. Per ottenerlo, è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), che può essere compilata e acquisita online tramite il “Portale unico Isee” dell’Inps.
Scadenze e regole
Secondo quanto stabilito dalla circolare Inps 132/2022, chi già percepisce l’assegno unico non deve presentare una nuova domanda ogni anno. Tuttavia, il rinnovo della Dsu per l’Isee resta obbligatorio per poter ricevere l’importo spettante in base alla fascia economica di appartenenza. In assenza di Isee aggiornato, l’assegno viene automaticamente ridotto al minimo.
Per evitare questa penalizzazione:
- Entro il 30 giugno si può ancora presentare l’Isee e recuperare gli arretrati da marzo.
- Dal 1° luglio in poi, invece, si continuerà a ricevere solo la quota minima, senza possibilità di recupero degli importi maggiorati.
Quanti ricevono la quota massima e minima
Attualmente, oltre il 51% dei beneficiari, ovvero 4,87 milioni di figli, riceve l’importo massimo, che nel 2025 supererà i 200 euro al mese. Per la precisione, spetteranno 201 euro per i figli minorenni e 97,7 euro per i giovani tra i 18 e i 21 anni, con un Isee inferiore a 17.227 euro.
D’altra parte, il 18% circa dei beneficiari percepisce solo la quota minima, destinata a chi non ha un Isee aggiornato o supera i 45.939 euro di reddito familiare.
L’aggiornamento tempestivo dell’Isee, dunque, è essenziale per non perdere importi significativi e garantire il massimo sostegno economico possibile.