TERAMO. La Val Vibrata piange la scomparsa di Don Ennio Di Giovanni, morto oggi all’età di 78 anni all’ospedale Mazzini di Teramo.
Figura carismatica e instancabile guida spirituale, Don Ennio ha dedicato la sua vita al servizio religioso e sociale, lasciando un segno profondo nelle comunità che ha guidato.
Nato a Corropoli, Don Ennio è stato ordinato sacerdote nel dicembre del 1971, dopo aver completato gli studi presso la Pontificia Università “Marianum” di Roma. La sua lunga missione pastorale è iniziata nella parrocchia di Macchia da Sole, dove ha servito per dieci anni, fino al 1981. In questa comunità, nel 2021, era stato festeggiato per il suo 50° anniversario di sacerdozio, un momento di gioia e gratitudine che oggi risuona di malinconia.
Dopo Macchia da Sole, Don Ennio ha proseguito il suo cammino pastorale a Torano Nuovo, Mosciano e infine è tornato nella sua Corropoli natale. Qui, nonostante il forte legame con la sua comunità, ha deciso di interrompere la sua funzione di parroco a causa della scarsa partecipazione alle funzioni religiose. Una decisione sofferta che ha segnato un cambio di direzione nella sua missione.
Negli ultimi anni, dopo una grave malattia, Don Ennio aveva scelto di dedicarsi alla guida spirituale di tre piccole parrocchie: Villa Torre, Villa Zaccheo e Case Molino, continuando a offrire conforto e sostegno spirituale a chiunque ne avesse bisogno.
Don Ennio non era solo un sacerdote, ma anche un appassionato sostenitore delle cause sociali. La sua voce si è spesso levata dal pulpito per difendere i diritti e i bisogni della sua comunità.
Tra le sue battaglie più note, si ricordano quelle a favore dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero e i suoi appelli per evitare lo spopolamento di Torano Nuovo, il “paese del gusto”. Rivolgendosi ai giovani, li esortava a “procreare per dare un futuro al territorio”, un messaggio di speranza e di impegno sociale.