SPINETOLI. Ieri, nella piccola chiesa della frazione di San Pio X a Spinetoli, si sono tenuti i funerali di Giuseppe Spagnulo, l’uomo condannato all’ergastolo insieme alla moglie Francesca Angiulli per l’omicidio premeditato del vice comandante dei carabinieri di Monsampolo, Antonio Cianfrone, avvenuto nel giugno di cinque anni fa.
Ad accogliere il feretro, giunto da Parma, c’era un paese quasi vuoto, sotto una leggera pioggia. A celebrare la funzione religiosa è stato don Giorgio Del Vecchio che ha parlato di pietà e di perdono.
Presenti parenti e amici, radunatisi già dalle prime ore del pomeriggio nel piazzale antistante la chiesa. Tra loro, anche il sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani, insieme ad alcuni dipendenti comunali.
Nonostante la condanna all’ergastolo, Spagnulo, operaio comunale originario della Puglia, aveva ottenuto dei permessi speciali a causa delle sue gravi condizioni di salute, che gli avevano permesso di tornare nel paese in cui viveva.
Poco prima dell’inizio della cerimonia funebre, è arrivato un furgone della penitenziaria, con a bordo Francesca Angiulli, anche lei condannata all’ergastolo, a cui è stato concesso un permesso speciale per dare l’ultimo addio al marito.