PARMA. Giuseppe Spagnulo, accusato dell’omicidio dell’ex maresciallo dei carabinieri Antonio Cianfrone, è morto nella notte all’ospedale di Parma. Condannato all’ergastolo per l’agguato avvenuto a Spinetoli nel 2020, l’uomo si trovava ai domiciliari per gravi problemi di salute, dopo una decisione del magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia.
Il suo stato di salute era da tempo compromesso, tanto che la concessione dei domiciliari aveva suscitato forti reazioni nella comunità di Spinetoli, ancora scossa dall’omicidio di Cianfrone, avvenuto mentre l’ex maresciallo faceva jogging lungo una pista ciclopedonale.
Spagnulo aveva 58 anni ed era arrivato a Spinetoli nel 1994, inizialmente per svolgere lavori socialmente utili, prima di essere assunto come operaio comunale. La sua morte chiude un capitolo giudiziario, ma lascia aperti numerosi interrogativi, in particolare sulle reali motivazioni che avrebbero portato all’uccisione di Cianfrone.