SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Lorenzo Marinangeli vince la sua battaglia. Il taser è stato approvato.
Ieri è stata infatti accolta la mozione presentata dal consigliere della Lega che chiedeva a sindaco e giunta di impegnarsi a «autorizzare l’uso del taser per il corpo della Polizia Locale di San Benedetto, nel rispetto di tutte le normative vigenti, inclusa un’adeguata formazione per gli agenti». Ed ora l’amministrazione comunale che ora lavorerà a un regolamento specifico per integrare ufficialmente il taser nell’equipaggiamento della polizia locale.
Questa misura, peraltro, è stata sostenuta da gran parte della maggioranza, ottenendo voti favorevoli non solo dal blocco di destra, ma anche dai consiglieri di Centro Civico Popolare, Libera, San Benedetto Viva e Rivoluzione Civica. Gli unici voti contrari sono stati quelli di Paolo Canducci e Luciana Barlocci.
Questo non significa che la Polizia Municipale di San Benedetto avrà immediatamente in dotazione il taser; sarà necessario, infatti, un ulteriore passaggio in commissione e poi in consiglio comunale per finalizzare questa riforma. «La sicurezza è un tema molto importante» – ha dichiarato Lorenzo Marinangeli durante il consiglio – «che andrebbe affrontato senza pregiudizi politici. Il taser rappresenta un’arma di difesa per gli agenti in servizio e, ancora più importante, un potente deterrente. Con questa mozione, voglio portare San Benedetto al passo con altre realtà vicine, dove il taser è già stato introdotto: la nostra Polizia Locale deve essere messa nelle condizioni di operare con maggiore efficacia, ma anche di lavorare in sicurezza».
Marinangeli ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare l’organico cittadino, osservando che in Riviera sono presenti circa cinquanta agenti, e che l’obiettivo dovrebbe essere di arrivare a 70 o 90 unità.