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Vincenzo Mollica, maestro di autoironia: “Convivo con diabete, Parkinson e glaucoma, tre fiji de na…”

Il giornalista al Paese Alto di San Benedetto assieme a Fabio Frizzi: "Vi vedo giovani, magri e belli"
Pubblicato il 10 Agosto 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alle sue spalle compare per tutto il tempo Vincenzo Paperica, il personaggio dei fumetti che gli dedicò la rivista ‘Topolino’. Uno dei più grandi orgogli per Vincenzo Mollica che quel disegno intende portarselo pure sulla tomba. “Voglio che nella foto sulla lapide ci sia lui con a fianco la scritta: qui giace Vincenzo Paperica che tra gli umani fu Mollica”.

Al Paese Alto il giornalista porta “Prima che mi dimentico tutto”, un tuffo nei ricordi emozionante ma mai malinconico, arricchito dalle musiche di Fabio Frizzi.

“Convivo con tre fiji de na mignotta: il diabete, il glaucoma e il Parkinson, tre amici che mi permettono di vedere cose fantastiche. A voi vi vedo tutti giovani, belli e magri”. Il dramma della malattia viene vissuto con ammirevole ironia. “Camilleri mi ha insegnato l’arte del non vedere, mentre Fellini l’arte del vedere”. La figura del regista è ricorrente nei suoi racconti: “Una volta mi disse: non sbagliare mai il tempo di un addio e di un vaffanculo. Se lo sbagli ti si potrebbe ritorcere contro”.

Immancabili gli omaggi a Roberto Benigni – protagonista in apertura con la riproposizione dei migliori ‘duetti’ televisivi con Mollica – e ad Alberto Sordi, premiato nel 1995 col Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia.

I riferimenti a Enzo Biagi (nel giorno in cui avrebbe compiuto cento anni), Sergio Zavoli e Franca Valeri scatenano gli applausi del pubblico, così come l’apparizione sullo schermo di vecchi filmati di Fabrizio Frizzi, commentati con commozione da Fabio: “Parlare di lui mi aiuta a digerire un qualcosa che per me è ancora difficile da affrontare”.

Prima dei titoli di coda c’è tempo per una dedica speciale alla moglie Rosa Maria “che amo incondizionatamente e che amerò per tutta la vita che mi rimane” e per il ringraziamento da parte del sindaco Piunti: “Grazie di cuore per questa serata ricca di aneddoti. Sei la prova che si possono avere tante cose da dire senza urlare”.

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