Ideato per gestire l’emergenza Covid ma adatto al monitoraggio costante – e a distanza – dei pazienti critici. Il progetto di telemedicina avviato dal Rotary Club di San Benedetto del Tronto diventa operativo e questa mattina, alla Rsa San Giuseppe, è avvenuta la consegna dei dispositivi che consentiranno al personale medico dell’istituto di controllare da remoto le condizioni dei pazienti che, proprio a causa del proprio stato di salute, presentano delle difficoltà di trasferimento. Un modo per rendere agile il lavoro dei medici che, grazie a quei dispositivi, hanno ora la possibilità di controllare, dall’istituto, la situazione dei pazienti senza la necessità di raggiungerli e potendo agire con celerità.
«L’idea iniziale – spiega Piero Ristori, presidente in carica del Rotary Club di San Benedetto del Tronto, che ieri ha consegnato i dispositivi all’Istituto insieme all’incoming presidente Massimo Esposito – era quella di andare a fornire ai medici di base gli strumenti per poter seguire da remoto i propri assistiti malati di Covid. Ma questo sistema può tranquillamente essere utilizzato anche per i pazienti che sono estremamente critici. In questo modo si fornisce la possibilità al medico di poter intervenire direttamente da remoto e seguire i propri pazienti senza doversi spostare e andare».
Della donazione fa ovviamente parte anche il lato software, vale a dire i programmi che saranno utilizzati per dialogare con quei dispositivi. I dati che i medici riceveranno sono molteplici, dalla temperatura corporea al livello di ossigenazione del sangue. A questo progetto ha subito aderito la Rsa sambenedettese che ha accolto la delegazione del Rotary Club con la direttrice Francesca Rossi Bollettini e con la dottoressa Isabella Egidi.
«Ringraziamo il Rotary Club di San Benedetto del Tronto – ha affermato proprio la dottoressa Egidi – per l’occasione preziosa che ci da di rendere più agile il nostro lavoro in ambito residenziale. La possibilità di controllare i pazienti anche da remoto facilita la specialistica per l’assistenza dei nostri pazienti cronici. Poter interagire con i colleghi senza spostare il paziente fragile è un obiettivo che avevamo e che il Rotary ci ha fatto raggiungere con facilità».
A fare gli onori di casa, come detto, c’era la direttrice dell’istituto, Francesca Rossi Bollettini. «Siamo fieri di essere stati scelti dal Rotary Club – ha spiegato – per la condivisione di un progetto che riteniamo molto importante per il territorio. Le telemedicina, soprattutto in questo momento, avvicina gli ospiti ai medici che si trovano fuori dalla struttura e siamo felici di poter proseguire su questo percorso».