SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Strisce pedonali che aspirano all’invisibilità. Viabilità problematica. Segnaletica assente. E’ la fotografia che interessa non poche zone della Riviera delle Palme. Lo spunto è quello del grave incidente avvenuto martedì in via Sgambati. Madre e figlia sono state investite a ridosso del sottopassaggio che collega la strada con viale dello Sport.
La dinamica dell’incidente e le responsabilità di quanto accaduto saranno stabilite dalle forze dell’ordine. Ma un dato di fatto è che in quel punto le strisce pedonali sono poco visibili. Su entrambi i lati del sottopassaggio. Sia che si attraversi sul versante settentrionale sia che si transiti su quello meridionale la situazione non cambia. Strisce poco visibili e non segnalate. Chi vive da quelle parti afferma di aver fatto presente la situazione. Situazione che però non è cambiata di una virgola. L’attraversamento pedonale è effettivamente sbiadito. Eppure si tratta di un incrocio potenzialmente pericoloso dal momento che ospita un promiscuo e continuo passaggio di auto, pedoni e biciclette. Reso ancor più complicato dalla conformazione del sottopasso.
Intanto le due donne coinvolte nell’incidente hanno riportato conseguenze tali da rendere necessario il loro trasferimento, in elicottero, all’ospedale Torrette di Ancona.
Attraversamenti invisibili
A seguire tutte le segnalazioni che arrivano, da Nord a Sud, occorrerebbe un book fotografico. L’ordinaria manutenzione, quella semplice, quella del rifacimento della segnaletica, sembra latitare. Ed ecco che in alcune aree centralissime la situazione è davvero deprimente.
Prendiamo come esempio quella dell’incrocio tra via Roma e via Montebello. Uno dei punti più trafficati della città. Reso ancor più carico di auto dopo la decisione di obbligare le macchine provenienti da via San Martino a svoltare in via Roma. Decisione presa, anni fa, per motivi di sicurezza. Sicurezza che però, oggi, non viene rappresentata né dalle condizioni della strada né da quelle della segnaletica.
Tra via Roma e via Montebello ci sono due attraversamenti pedonali. In entrambi i casi le strisce, soprattutto nella loro parte centrale, quasi non si vedono. Tra l’altro sull’attraversamento che taglia perpendicolarmente via Roma è anche presente una buca di dimensioni non proprio esigue. “Da tempo la situazione è questa – spiegano alcuni residenti -. Noi segnaliamo la cosa, in particolar modo agli agenti di polizia locale, ma nessuno sembra fare nulla”.
L’attraversamento inutile
La lista di strisce pedonali poco visibili è tutt’altro che breve. Per quanto riguarda l’area centro-settentrionale se ne contano a iosa in via Marsala e lungo le sue traverse. Così come in via D’Annunzio, in via Calatafimi e così via. Nel quartiere di San Filippo Neri, inoltre, c’è anche un piccolo paradosso. Quello dell’attraversamento inutile.
Nel senso che c’è un punto, sulla Statale 16, dove le strisce pedonali sono state posizionate in un punto tale da terminare dritte su una barriera architettonica. Un piccolo muretto si trova infatti all’estremità orientale dell’attraversamento. Insormontabile per chi è in carrozzina o per chi ha difficoltà a muoversi. Un paio di mesi fa, proprio in quel punto di corso Mazzini, si era verificato anche un incidente. Una persona era stata investita. Situazione segnalata e più volte finita sui giornali. Ma nulla. Come se non esistesse.
Ma segnalazioni arrivano anche da Porto d’Ascoli e riguardano pure la Statale, in particolar modo nel quartiere di Ragnola e nella zona dell’Agraria. Parlano di segnaletica orizzontale poco visibile e, in qualche caso, di segnaletica verticale (pali) del tutto assente. Una situazione che fa il paio con i problemi di viabilità cittadina.
Viabilità? Tutto fermo
Se non si può di certo gioire della manutenzione della segnaletica stradale la storia si fa peggiore quando si parla dei problemi di viabilità. Quella sorta di nolle prosequi dell’assessore Gabrielli ai sogni di gloria del quartiere San Filippo Neri relativamente a via Marsala è sintomatico della situazione. Via Marsala dove, tra l’altro manca del tutto la segnaletica orizzontale perché, dopo l’installazione dei nuovi asfalti, nessuno l’ha ancora fatta. Non ci sono i segni per gli stalli. Non ci sono gli attraversamenti pedonali.
Il tratto interessato è quello compreso tra le intersezioni con via Manzoni (a sud) e con via D’Annunzio (a nord). Lì si chiedono modifiche alla viabilità. Perlomeno al posizionamento dei parcheggi la cui disposizione, attualmente, viene considerata pericolosa in alcuni punti.
Ma nonostante l’assemblea tutto resterà ancora per mesi così com’è. Almeno questo si è capito. Tra l’altro, nella stessa zona, in via Calatafimi, vige un divieto di sosta legato alla pericolosità dell’ex stabilimento di frigoriferi. C’è un’ordinanza che imporrebbe il ripristino delle condizioni di sicurezza. Risale a circa un mese e mezzo fa. Ma tutto, anche lì, è rimasto così com’è. Anzi. Rispetto a prima ora non si può più nemmeno parcheggiare la macchina.
I nodi
Tra i nodi della viabilità occorre citare anche la situazione problematica di via Volta. I residenti sono da tempo sul piede di guerra per una situazione urbanisticamente imbarazzante. Strada stretta, doppio senso e parcheggi su entrambi i lati. E dove la sosta non è consentita si parcheggia ugualmente. Anche qui il problema non sembra essere stato mai davvero affrontato. Di certo non risolto visto che la situazione è la stessa di tre, quattro o cinque anni fa. Eppure gli input dalla cittadinanza arrivano continuamente.
Stesso dicasi per la situazione (ci troviamo nel medesimo quartiere) di via Lombroso per la quale si continua a tergiversare. La strada è chiusa ma potrebbe essere aperta. Dal Comune dicono che aprirà. Ma non si sa né come né quando. Anche qui, tutto fermo. La situazione è rimasta la stessa di 10 anni fa.
Sotto il punto di vista della vivibilità San Benedetto del Tronto non sembra aver ancora fatto passi avanti. La situazione ereditata oltre due anni fa da questa amministrazione è rimasta pressoché invariata. Questo nonostante spunti e stimoli, da parte della cittadinanza, delle associazioni o dei comitati di quartiere, non manchino.
In soldoni (al netto di qualche nuovo asfalto) per loro, per i cittadini, non sembra essere cambiato molto. Speriamo per il futuro.