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Via Lombroso, 900 firme per la petizione: “L’apertura senza la realizzazione del Piano è deleteria per tutta la città”

Gli architetti Luigi Anelli e Vincenzo Acciarri hanno illustrato in una conferenza stampa la posizione dei residenti e di molti cittadini: "Senza le opere già prevista si aumenterà soltanto il numero dei veicoli a motore che andranno verso il centro cittadino"
Pubblicato il 28 Ottobre 2024

di Emidio Lattanzi

«Si sta parlando solo dell’apertura. Ma l’apertura di via Lombroso senza tutto ciò che è previsto dal piano particolareggiato è solo un incentivo a spingere altri veicoli a motore verso il centro. E questo San Benedetto non può permetterselo.» E’ il grido di allarme dei residenti di via Lombroso a San Benedetto del Tronto, dove oggi è stata tenuta una conferenza stampa per presentare una raccolta firme. La strada, attualmente chiusa, è al centro del dibattito, poiché l’amministrazione comunale intende aprirla per connetterla a viale dello Sport, ma i cittadini chiedono un’apertura condizionata al rispetto del piano particolareggiato.




Luigi Anelli, architetto e residente della zona, ha spiegato: «Oggi presentiamo una raccolta firme spontanea», con quasi novecento adesioni, indirizzata al sindaco Antonio Spazzafumo. I firmatari richiedono chiarimenti su come l’amministrazione intenda procedere rispetto ai Piani Particolareggiati 3 e 4 per il quartiere Marina di Sotto. Anelli, parlando come libero cittadino e professionista, ha evidenziato la necessità di rispettare tutte le opere previste dal piano, non solo l’apertura della strada.

I cittadini non si oppongono all’apertura, ma sollevano perplessità circa i problemi di viabilità e parcheggi. Come spiegato dagli organizzatori, il piano include dettagli essenziali, come la realizzazione di parcheggi di quartiere e passaggi pedonali che collegherebbero via Volta alla zona di via Lombroso. Senza queste infrastrutture, l’apertura della strada potrebbe risultare inefficace e persino dannosa, riversando un eccesso di traffico in una zona già congestionata.

Gli architetti Luigi Anelli e Vincenzo Acciarri

Il collegamento con viale dello Sport, infatti, dovrebbe avvenire solo una volta completate tutte le opere del piano. «A San Benedetto esistono quasi 45mila mezzi tra auto e moto», ricordano i residenti, sottolineando come una cultura della sostenibilità possa rendere il centro più vivibile. I firmatari supportano il completamento dell’ambito 4 del piano, che include un parcheggio scambiatore vicino al centro, perfettamente in linea con le direttive del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).

Vincenzo Acciarri, architetto e figura di spicco per le sue realizzazioni note in campo nazionale e internazionale, ha dichiarato che la proposta dei residenti rappresenta «un elemento di sostegno all’amministrazione». Acciarri ha sottolineato la mancanza di infrastrutture per attraversare la linea ferroviaria e collegare la zona ovest con il mare, complicazione dovuta alla scarsa praticabilità dei sottopassi. Il collegamento con il mare, ha osservato, è ormai compromesso e i residenti chiedono soluzioni innovative per migliorare la vivibilità.

Tra i promotori dell’iniziativa, oltre ad Anelli e Acciarri, figurano nomi di rilievo come l’avvocato Lilla Rosalia Colangelo, Roberto Bondi, Giovanni Mandozzi, Maria Grazia Doria, e Luigina Cocci, che insieme sostengono la necessità di una gestione partecipata della mobilità urbana per garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle esigenze del quartiere.