SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Via Laberinto è una delle strade più storiche e pittoresche di San Benedetto del Tronto, situata nel cuore del vecchio quartiere marinaro. Qui, un tempo, la vita pulsava di attività artigianali legate alla pesca e alla lavorazione della canapa.
I funai e le retare – rispettivamente produttori di funi e tessitrici di reti – erano protagonisti dell’economia locale; molte donne sostenevano la famiglia lavorando alla filatura delle reti mentre gli uomini erano impegnati in mare. Questo equilibrio tra attività domestica e marittima ha profondamente influenzato la cultura e la struttura sociale della città.
Questa tradizione artigianale è ancora oggi viva attraverso manifestazioni come la Festa dei Funai, un appuntamento annuale durante il quale gli anziani artigiani del borgo mostrano alle giovani generazioni le tecniche della filatura e raccontano storie di vita quotidiana. L’evento non è solo una rievocazione storica, ma una celebrazione della memoria collettiva e della resilienza di San Benedetto.
Ricerche e documentazioni storiche, come quelle del responsabile dell’archivio storico comunale Giuseppe Merlini, hanno inoltre contribuito a far conoscere la storia delle famiglie e delle professioni locali che popolavano Via Laberinto e il quartiere del Mandracchio. Le sue indagini hanno rivelato dettagli importanti sulla vita del XVIII secolo, dimostrando il ruolo centrale di questo quartiere nella costruzione dell’identità sambenedettese.
Oggi, Via Laberinto rappresenta un punto d’incontro tra tradizione e innovazione, un luogo che racconta la storia di una comunità marinara orgogliosa delle proprie radici, ma che guarda anche al futuro. Grazie alle celebrazioni, alle iniziative culturali e alla riscoperta delle sue origini, questa via rimane un pilastro della cultura sambenedettese e un simbolo della memoria e dell’identità della città.