SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La chiusura del parcheggio di via Conquiste, a San Benedetto del Tronto nel quartiere del Paese Alto, sta provocando una lunga scia di malumori, disagi e polemiche. La decisione è stata presa dal condominio proprietario dell’area, che lo scorso 10 marzo ha installato delle grandi fioriere, bloccando definitivamente l’accesso alla zona dove per anni sostavano i clienti delle attività commerciali della zona.
Una scelta che, se in un primo momento ha sollevato le proteste dei commercianti, oggi trova il sostegno anche di numerosi residenti. Le fioriere, infatti, hanno avuto un impatto diretto anche sulla viabilità e sulla sicurezza del quartiere, trasformando una strada già delicata in un punto critico per il traffico cittadino.
Uno dei problemi più evidenti riguarda il passaggio pedonale sul lato nord della carreggiata, quello che scorre proprio accanto alle nuove fioriere. I pedoni che arrivano da via Bernini si trovano costretti a passare su una lingua di asfalto larga appena una ventina di centimetri: impossibile per chi spinge un passeggino o una carrozzina restare entro i confini del marciapiede. E lo spazio disponibile è talmente ridotto che anche un pedone singolo è costretto a camminare quasi sulla strada.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalla creazione di due parcheggi per il carico e scarico delle merci sul lato opposto, pensati per aiutare le attività commerciali ma che hanno ulteriormente ristretto la carreggiata. Il risultato è che la strada, ora più stretta, fatica a reggere il passaggio di veicoli nei due sensi di marcia. Se a incrociarsi sono due mezzi pesanti, ad esempio autobus, si è costretti a gestire la circolazione in maniera estemporanea, trasformando temporaneamente la via in un senso unico alternato, con evidenti ripercussioni sul traffico.
C’è poi un altro aspetto che ha fatto scattare la reazione dei cittadini: i due attraversamenti pedonali presenti su via Conquiste finiscono entrambi contro le fioriere. In pratica, chi attraversa da sud verso nord si ritrova a sbattere contro il blocco di cemento, senza possibilità di proseguire in sicurezza. Una contraddizione urbanistica che mette a rischio l’incolumità dei passanti.
«La situazione inizia a farsi complicata – affermano alcuni residenti della zona –. Questa novità ha di fatto portato al fenomeno del parcheggio selvaggio, perché non potendo accostare lì, le persone lasciano l’auto dove capita, il che crea difficoltà alle auto in transito. Dal momento che la strada si restringe ulteriormente».
Il disagio, dunque, si allarga a macchia d’olio. Non si tratta più solo di un conflitto tra attività commerciali e amministrazione condominiale, ma di un problema che coinvolge l’intero tessuto urbano della zona. Le attività del quartiere, intanto, alzano i toni della protesta. La chiusura di quel parcheggio rappresentava, di fatto, la perdita dell’unico punto di sosta veloce per i clienti. In un’area come il Paese Alto, dove ogni metro di sosta ha un valore strategico, a detta di molti questa scelta rischia di compromettere in modo serio la sopravvivenza economica di chi ogni giorno apre bottega.