di Emidio Lattanzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un primo passo verso un confronto tecnico condiviso. Si è svolto ad Ancona un incontro tra il Comune di San Benedetto del Tronto e l’Autorità portuale, con al centro il progetto di una nuova vasca di colmata da realizzare in Riviera, a ridosso di quella già esistente. La struttura è tornata recentemente al centro del dibattito politico dopo la discussione in commissione comunale, e il sindaco Antonio Spazzafumo ha deciso di farsi portavoce delle osservazioni emerse.
All’incontro hanno preso parte, oltre al sindaco, l’ingegner Giuseppe Fiscaletti, il dirigente comunale architetto Giorgio Giantomassi, il tecnico Marco Cicchi e i consiglieri comunali Elena Piunti e Umberto Pasquali. Ad accoglierli c’era il presidente dell’Autorità portuale Vincenzo Garofalo,all’incontro hanno partecipato anche l’ingegner Gianluca Pellegrini e altri tecnici dell’ente, e il sambenedettese Pierfrancesco Troli, membro del comitato di gestione.
Il primo cittadino ha descritto l’incontro come un momento interlocutorio ma costruttivo, che ha segnato l’avvio di una collaborazione tecnica tra Comune e Autorità portuale: «Abbiamo rappresentato al presidente Vincenzo Garofalo quello che è emerso dall’ultima commissione e quella che è l’opinione della città. Abbiamo mostrato le nostre perplessità sulla vasca di colmata, così come ci è stata presentata», ha dichiarato Spazzafumo.
Il sindaco ha evidenziato l’apertura da parte dell’Autorità portuale ad ampliare il confronto, sottolineando la necessità di un coinvolgimento politico più ampio, in particolare del Ministero: «Va detto che c’è stata un’apertura da parte del presidente e dell’autorità portuale nell’affrontare l’argomento più ad ampio raggio perché ho chiesto un allargamento politico per quello che sono gli investimenti».
L’obiettivo è che l’eventuale nuova vasca non sia un’opera isolata, ma parte di un intervento strutturale più ampio sul porto, che includa l’ampliamento della banchina e la realizzazione del terzo braccio da tempo atteso.
Ora il compito passa ai tecnici, chiamati ad avviare un’analisi dettagliata: «Lavoreranno insieme per effettuare delle valutazioni sulla base delle quali poi torneremo ad incontrarci e fare il punto», ha concluso Spazzafumo.