SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non c’è pace per il monumento “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”. L’opera di Ugo Nespolo, che campeggia all’ingresso del lungomare di San Benedetto, è finita nuovamente nel mirino degli imbrattatori.
Ad essere colpita è stata la base dell’installazione, con scritte e scarabocchi realizzati con un pennarello nero.
Nel 2015 l’amministrazione Gaspari aveva provveduto a pulire il monumento, per lungo tempo sommerso e colpito da scritte e tag di varia natura. Un intervento che aveva dato i suoi frutti e regalato nuovo splendore all’opera, divenuta un vero simbolo della città.
“Lavorare” venne posizionato in viale Trieste nel dicembre del 1997. All’inaugurazione presenziò Renzo Arbore. Il Comune pagò l’acciaio, la pittura e i lavori di fonderia per un totale di circa 115 milioni di lire, come ha ricordato di recente il sindaco di allora Paolo Perazzoli.