di Remo Croci
Siamo punto e a capo. Dalle cronache dei quotidiani e siti d’informazione si apprende che, per contrastare la delinquenza del weekend, (a San Benedetto del Tronto, due settimane fa e’ morto un pregiudicato di 24 anni accoltellato nel corso di una rissa) e’ stata raggiunta un’intesa per dotare la città di San Benedetto del Tronto di un sistema di nuove telecamere da aggiungere a quelle già esistenti che furono installate dall’ex sindaco Piunti.
Dunque per stare tutti più sereni in città, presto, prestissimo saranno installate altre telecamere. Ovviamente più sofisticate di quelle esistenti e magari più funzionanti visto che spesso risultano guaste.

Avremo più telecamere addirittura di più di quelle che spiano i concorrenti del Grande Fratello. A deciderlo sono stati il Questore di Ascoli Piceno d’accordo con il Sindaco della città di San Benedetto del Tronto.
Hanno siglato l’intesa con la firma congiunta del protocollo con tanto di foto, molto simili a quelle che vengono scattate in occasione dei G7, 8 e 20. Da sempre quelli sono protocolli disattesi, buoni solo per fotografi ed operatori tv. Ma questa è un’altra storia.
È la storia di un protocollo firmato fra Questore e Sindaco e a catturare l’attenzione sono state le loro dichiarazioni virgolettate. Entrambi rivendicano il riconoscimento di essere stati i primi ad occuparsi del problema. Certo che sono loro i primi a doversene occupare. Non vediamo altre figure Istituzionali preposte se non il Prefetto che comunque interviene anche se non pubblicamente.
In questa circostanza il Sindaco ha ribadito che la sua Amministrazione da tempo ha chiesto il primo livello del Commissariato. Il Questore invece è andato oltre e si è attribuito il merito di un’azione intrapresa nel gennaio dello scorso anno, che mai era stata fatta prima di allora e, grazie alla quale, oggi si ottengono risultati mai ottenuti.
La domanda sorge spontanea. Qual è l’azione e quali sono i risultati? Nell’attesa di conoscere azione e risultati il Questore ha analizzato i fatti accaduti e ha concluso rassicurando tutti dichiarando che «San Benedetto del Tronto e’ una città sicura!»
Tanto, tanto sicura non e’ sembrata visto che solo quindici giorni fa c’è scappato un morto. Per il Questore il dato, che conferma che qui c’è un territorio sicuro, è quello che, per tutti i fatti accaduti nell’anno passato e, in questi primi tre mesi del 2025, i responsabili sono stati assicurati alla Giustizia. Una visione molto particolare nel valutare il territorio sicuro.
Siamo convinti che garantire un territorio-sicuro significhi altro. Significhi soprattutto non far accadere i ‘fatti’ o quanto meno limitarli e, tenere lontano la nostra città dall’invasione della delinquenza ‘forestiera’ che qui da tempo, ha accampato le tende. E ci scuserà il Questore se notiamo una contraddizione in questa analisi del territorio sicuro.
Se San Benedetto del Tronto è ritenuta una città sicura perché mai c’è stato bisogno di elevare al Primo Livello il locale Commissariato? E ancora. Che bisogno c’era, stando uno stato di città sicura, firmare un protocollo per installare un sistema di tele sorveglianza più sofisticato ed efficace?