SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un anno fa Giorgio Troiani era seduto su una sedia a rotelle, incapace di alzarsi in piedi a causa di un grave problema fisico che lo ha portato a subire una serie di complessi interventi chirurgici. Una situazione disperata se non fosse stato per il professor Di Saverio.
La sua convalescenza è stata lunga e dolorosa, ma ieri Giorgio ha compiuto un’impresa che va oltre lo sport: ha partecipato alla giornata di sport organizzata in occasione del triathlon, percorrendo gli ultimi due chilometri e mezzo del percorso.
Le parole di Giorgio, cariche di emozione, riassumono il suo incredibile viaggio: “Non ho fatto la gara di triathlon, ma ho camminato per circa 2 km e corso per 500 metri, invitato da Raffaele. Un anno fa ero in carrozzina, non riuscivo a stare in piedi. Perché l’ho fatto? Per dare la forza a tante persone che stanno in carrozzina o allettati e non hanno lo stimolo giusto per provarci. Fatelo, non date nulla per scontato!”.
Queste dichiarazioni trasmettono l’essenza della sua esperienza. Giorgio non ha partecipato alla gara solo per se stesso, ma per dare un messaggio di incoraggiamento a tutti coloro che si trovano ad affrontare sfide simili. La sua volontà di lottare, di superare le difficoltà fisiche e psicologiche, lo ha portato a riprendere in mano la sua vita, spingendosi oltre i limiti imposti dalla sua condizione.
Non è mancato il ringraziamento a chi lo ha accompagnato in questo percorso di rinascita: “Grazie Raffaele Avigliano, Jerry Tommolini, Afro Zoboletti, Stefano Cavezzi, Cinzia Campanelli, Massimiliano Filesi, Felice e i suoi splendidi figli, che hanno camminato con me regalandoci una grande emozione!”. Questi nomi rappresentano gli amici e i sostenitori che lo hanno supportato in questo cammino, simbolo di una comunità che ha creduto in lui e nella sua capacità di ritornare in piedi, fisicamente e mentalmente.
L’impresa di Giorgio Troiani non è una semplice partecipazione a un evento sportivo, ma un messaggio di speranza, di determinazione e di amore per la vita. Un anno fa, sembrava impossibile anche solo immaginare che potesse tornare a camminare, ma con tenacia e con il supporto delle persone che gli sono state accanto, ha dimostrato che non bisogna mai arrendersi. Giorgio è l’esempio vivente che anche le sfide più grandi possono essere affrontate e superate, un passo alla volta.