L’autopsia effettuata sul corpo di Massimiliano Galletti, deceduto il 28 ottobre in un ospedale di Kiev, ha confermato che la causa della morte sono state le gravi lesioni provocate dall’esplosione di una granata.
Il rapporto ufficiale dell’autopsia è già stato consegnato all’ambasciata italiana in Ucraina. Ora sono in corso le operazioni per il rimpatrio della salma in Italia, un processo complesso affidato a una ditta specializzata, il Centro del funerale di Gheri Merlonghi di Milano.
Il trasporto del feretro avverrà via terra, data la chiusura degli spazi aerei. Una volta superato il confine polacco, la bara sarà presa in consegna per il trasferimento a San Benedetto. Difficile, per il momento, riuscire a quantificare i tempi per il rimpatrio. Quello che è certo è che la bara dovrà essere successivamente portata all’ambasciata per l’identificazione.