SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I funerali di Massimiliano Galletti, il sambenedettese di 59 anni deceduto in Ucraina a causa di una granata in zona di guerra, potrebbero già essere celebrati sabato 9 novembre.
La macchina organizzativa per riportare la salma in Italia è stata attivata con grande cautela dall’agenzia milanese di Gheri Merlonghi, che sta curando il rimpatrio. Anche se le tempistiche sono ancora non del tutto certe, l’agenzia è ottimista sulla possibilità di riportare il corpo a San Benedetto del Tronto tra venerdì e sabato, permettendo così di organizzare le esequie entro la fine della settimana.
Dopo che nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia, l’iter burocratico sembra ora giunto al termine. La bara è pronta a lasciare l’Ucraina e dovrà attraversare Leopoli, una delle ultime tappe nel percorso verso il confine polacco. Questa fase è particolarmente delicata: sarà necessario completare ulteriori formalità burocratiche e superare i controlli di espatrio, considerando che la zona di guerra richiede procedure particolari e massima attenzione per il trasporto della salma.
Una volta superato il confine e raggiunta la Polonia, il trasporto proseguirà via terra fino a Milano. Da qui, Merlonghi e la sua agenzia accompagneranno il corpo fino a San Benedetto del Tronto, dove i familiari e amici attendono per dare l’ultimo saluto a Galletti.
Una volta varcato il confine, si avranno più certezze sulle tempistiche e verranno comunicati tutti i dettagli definitivi sui funerali, inclusa la chiesa di San Benedetto del Tronto in cui si svolgerà la cerimonia.