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Turismo in crisi a San Benedetto: RigeneraSBT critica: «Frutto di anni di scelte errate»

«La città ha perso competitività e attrattiva, serve un intervento radicale su infrastrutture, eventi e accoglienza»
Pubblicato il 22 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il comitato Rigenera SBT lancia un nuovo allarme sulla crisi turistica che sta colpendo San Benedetto del Tronto.



Secondo i coordinatori, Daniele Paolini e Gian Luigi Pepa, il calo dei flussi turistici non è una sorpresa, ma il risultato di anni di scelte sbagliate e mancate innovazioni.

«Per noi la città deve evolversi per recuperare almeno le proprie potenzialità, anche per rispondere meglio alle necessità quotidiane», affermano i rappresentanti del comitato. «Ripartire da interventi di straordinaria e ordinaria manutenzione è cruciale per creare un ambiente urbano funzionale ed accogliente, non solo per i cittadini, ma anche per i turisti».

I dati sui flussi turistici del 2024 nelle Marche confermano un calo significativo per San Benedetto del Tronto, sia negli arrivi che nelle presenze. Un fenomeno che, secondo Rigenera SBT, era prevedibile: «Minimizzare oggi questo impatto negativo sarebbe un grave errore di valutazione». L’attuale approccio, descritto come un “laisser faire, laisser passer”, rischia di aggravare ulteriormente il problema, con conseguenze dirette sull’economia locale.

Secondo il gruppo, San Benedetto del Tronto sta perdendo competitività a causa di diversi fattori: «Gli chalet balneari potrebbero non essere più all’altezza delle aspettative moderne in termini di servizi, comfort e innovazione». Il confronto con altre destinazioni emergenti è impietoso: «Se pensiamo che le spiagge di Saranda, in Albania, offrono servizi di alta qualità a prezzi molto più contenuti, capiamo come la nostra città debba rivedere la propria offerta».

Anche il settore alberghiero non sfugge alle critiche: «Se gli alberghi non sono stati ristrutturati o aggiornati, risultano poco attrattivi rispetto a strutture più moderne». Il degrado infrastrutturale della città è un altro elemento chiave: «Strade mal tenute, servizi pubblici insufficienti, caos del traffico e mancanza di parcheggi incidono negativamente sull’esperienza turistica».

Un punto dolente è anche l’offerta culturale ed eventi: «San Benedetto rischia di perdere terreno rispetto ad altre destinazioni turistiche che offrono esperienze uniche e programmazioni più accattivanti». La gestione del progetto Ballarin è un ulteriore segnale di una strategia urbanistica discutibile: «Quel muro di cemento armato taglia la continuità della Riviera delle Palme». Critiche anche alla zona portuale: «Il degrado del Molo Nord e la cassa di colmata riempita con sabbie inquinate sono aspetti che peggiorano l’immagine della città».

Per Rigenera SBT, San Benedetto è in declino per una «combinazione di scelte poco orientate al futuro, un’inadeguatezza strutturale e un’immagine che non risponde più alle aspettative di chi cerca una destinazione turistica di qualità». Per invertire la tendenza, il comitato propone un approccio integrato, che includa il rinnovamento degli spazi pubblici e privati, una progettazione più sostenibile e una nuova strategia per attrarre visitatori.