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Trovato senza vita in via Risorgimento, effettuata la ricognizione cadaverica

Il medico legale valuta se sarà necessario procedere con l'autopsia per chiarire le cause del decesso.
Pubblicato il 29 Aprile 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nel primo pomeriggio di ieri, presso l’obitorio dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli, il medico legale Piergiorgio Brandimarti ha effettuato la ricognizione cadaverica sulla salma di Stefano Mosca, 56 anni, residente a San Benedetto. L’uomo era stato trovato privo di vita sabato mattina, all’ingresso della propria abitazione in via Risorgimento.

La Procura ha disposto l’accertamento per stabilire con precisione le cause della morte e capire se sarà necessario procedere anche con un’autopsia. Stefano Mosca conviveva con lo zio, che proprio lui ha fatto la tragica scoperta intorno alle dieci del mattino. L’uomo era noto alle autorità sanitarie per patologie pregresse, dettaglio che potrebbe avere un peso nell’indagine.

Sul decesso stanno lavorando i carabinieri della compagnia di San Benedetto, impegnati a chiarire alcuni aspetti particolarmente rilevanti, come la presenza di sangue sul pavimento e su una parete della casa. Secondo una prima ricostruzione, Mosca era uscito la sera precedente, verso le 22, per incontrare alcuni amici al bar, come era solito fare.

Al rientro, a tarda notte, potrebbe aver accusato un malore e aver sbattuto la testa contro il muro dell’abitazione. Tuttavia, sarà fondamentale determinare se la morte sia dovuta esclusivamente a un improvviso malore o alle conseguenze del trauma cranico. Proprio per questo motivo sono in corso ulteriori approfondimenti medico-legali.

Nelle prossime ore si attende la decisione del procuratore della Repubblica: potrà confermare la sola ricognizione cadaverica come sufficiente o decidere di autorizzare anche l’autopsia per fugare ogni dubbio.