SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il ventiquattrenne originario del Gambia, responsabile dell’aggressione a tre poliziotti nel commissariato di San Benedetto del Tronto l’8 febbraio scorso, è stato trasferito nel carcere di Marino del Tronto.
Durante l’assalto, il giovane ha staccato con un morso la falange distale del dito indice dell’assistente capo coordinatore di polizia Magdalena Fioretti, causandole una grave menomazione.
L’uomo, che si trovava ricoverato all’ospedale Madonna del Soccorso, è stato dimesso e posto in custodia per rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni gravi e ricettazione. Nonostante la gravità dei fatti, continua a dichiarare di non ricordare nulla di quanto accaduto quella notte.
L’episodio ha avuto risonanza nazionale, tanto che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani hanno ricevuto Magdalena Fioretti al Viminale, esprimendole solidarietà e apprezzamento per il servizio svolto dalle forze dell’ordine.
Il giovane, residente in Italia da sette anni, era stato intercettato senza biglietto né documenti a bordo di un treno locale sulla tratta Ancona-San Benedetto. Condotto in commissariato per accertamenti, ha dato inizio a un’escalation di violenza, ferendo tre poliziotti, tra cui Fioretti, a cui ha staccato una falange con un morso.
A causa delle gravi lesioni riportate, la poliziotta sarà sottoposta a un secondo intervento chirurgico nel reparto di Chirurgia della mano di Ancona, per tentare la ricostruzione dell’arto mutilato.
Per fermare l’aggressore, gli agenti hanno dovuto utilizzare il taser, con conseguenze che hanno reso necessario il suo ricovero in rianimazione.
Dopo diversi giorni in terapia intensiva, è stato poi trasferito nel reparto di Psichiatria, dove ha continuato a sostenere di non ricordare nulla di quanto accaduto.