SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chi immaginava una rotonda Giorgini stracolma di gente davanti al vincitore della Tirreno-Adriatico che alza il trofeo al cielo, dovrà necessariamente rivedere le proprie ambizioni. Come prevedibile, anche la corsa dei due mari dovrà vedersela con gli effetti del covid, che imporrà a ciclisti e appassionati un rigido protocollo all’insegna del distanziamento sociale.
La manifestazione, al via il 7 settembre, si concluderà a San Benedetto lunedì 14 settembre. Qui andrà in scena la tradizionale cronometro di 10 chilometri con successiva incoronazione del trionfatore assoluto e del dominatore di tappa.
“Sicuramente le nostre aree saranno con dei posti limitati”, annuncia Stefano Diciatteo della Rcs. “L’area di arriva e la zona di sosta dei bus delle squadre saranno inaccessibili, tutto sarà chiuso. La regolamentazione dell’Unione Ciclistica Internazionale prevede una bolla che consenta di proteggere i corridori alla partenza, all’arrivo e nel corso del trasferimento dai bus alla pedana di partenza”.
Bisognerà dimenticarsi quindi, almeno per quest’anno, la sosta di fan e curiosi in piazza Mar del Plata, dove si potevano incrociare e avvicinare i ciclisti in fase di riscaldamento. “Noi controlleremo le aree della corsa – puntualizza Diciatteo – mentre lungo la strada potrà capitare di avvistare dei tifosi, come sta accadendo al Tour de France. Dipenderà dalle disposizioni che non in tutti i territori sono uguali”.
Ma cosa succederà al momento della premiazione? I rappresentanti istituzionali (sindaco o assessori) potranno salire sul palco, rimanendo tuttavia a distanza dai corridori, ai quali non si potranno stringere le mani. I fotografi non saranno più di dodici, invece per quanto riguarda le interviste le tv internazionali godranno di una mix zone. Gli altri cronisti, al contrario, guarderanno la conferenza del vincitore in diretta streaming dalla sala stampa.