SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Centocinquantaquattro chilometri complessivi. Tanto sarà lunga l’ultima tappa della 58esima edizione della Tirreno-Adriatico, presentata nel teatro dell’Olivo di Camaiore, nel ricordo di Davide Rebellin, che si aggiudicò la corsa dei due mari nel 2001.
L’epilogo sarà il 12 marzo come da tradizione a San Benedetto, al termine di un percorso in linea che, come nel 2022, interesserà diversi paesi dell’entroterra.
Appena dopo la partenza, si salirà immediatamente a Monteprandone, per poi toccare Cossignano. Seguiranno un po’ di saliscendi attraverso Montalto delle Marche e Carassai, fino al passaggio da Ripatransone. Infine, lunga discesa fino a Grottammare prima di entrare nel circuito rettilineo di circa 15 chilometri da ripetere 5 volte.
“Il percorso della Tirreno-Adriatico è aperto a qualsiasi soluzione e rappresenta un test importante per tutti”, afferma il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Daniele Bennati. “Data la varietà dei percorsi, unita alla presenza di grandi campioni internazionali, la corsa può in un certo senso tracciare la strada fornendomi delle indicazioni anche in vista degli impegni della Nazionale. Mi auguro che i corridori italiani si facciano valere perché sono questi gli scenari ideali in cui fornire delle belle prestazioni aiuta a crescere”.
Soddisfatta del circuito pure l’organizzazione: Il percorso è variegato e offre chance ad ogni tipologia di corridore”, spiega il direttore di corsa di Rcs Sport, Stefano Allocchio. “In una settimana ci saranno possibilità per tutti”.
