di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Si va verso l’estensione della tassa di soggiorno su tutto l’anno. Il provvedimento, annunciato nei mesi scorsi, dovrebbe entrare in vigore nei primi mesi del 2025.
Del tema si è discusso martedì pomeriggio nella tradizionale riunione di maggioranza e l’intera coalizione si è trovata d’accordo nella volontà di equiparare la condizione sambenedettese a quella delle altre città della riviera adriatica.
Attualmente l’imposta si paga dal primo giugno al 15 settembre, con un incasso complessivo che nell’estate 2024 ha superato i 650 mila euro. Un dato tuttavia non definitivo, in quanto i conteggi sono ancora in corso.
Gli appartamenti, bed & breakfast e altre categorie di accoglienza pagano un euro al giorno, mentre per gli hotel il ticket varia da un euro per i due stelle, 1,50 euro per i tre stelle e 2 euro per i quattro stelle. Con l’allargamento sull’intera annata non ci sarebbero comunque distinzioni di tariffa tra i vari periodi e stagioni.
La questione verrà presto affrontata in commissione bilancio, con l’ultima parola che spetterà ovviamente al consiglio comunale. “Si tratta di modificare il regolamento solo nell’articolo che fa riferimento alla durata”, conferma l’assessore al turismo, Cinzia Campanelli. “La volontà resta quella di destinare gli introiti alle attività di promozione turistica”.
In tal senso, lo scorso aprile l’amministrazione presentò alle associazioni di categoria il progetto di un nuovo grande portale all’interno del quale si possano consultare gli eventi del giorno, gli alberghi e i ristoranti aperti, con i rispettivi menù e prezzi.
“Non sappiamo ancora il giorno esatto del lancio”, continua la Campanelli, “certo è che informeremo con largo anticipo gli operatori turistici”. È giusto che sappiano in anticipo le modifiche che intendiamo attuare, anche per consentire loro di pianificare e programmare il lavoro.
Sulla previsione delle nuove entrate, invece, l’assessore non si sbilancia: “Di sicuro non si raddoppieranno i guadagni ottenuti sui tre mesi e mezzo, perché la maggior parte degli incassi giunge dagli alberghi e in bassa stagione molti di questi sono chiusi”.