SAN BENEDETTO • Se l’installazione dei nuovi asfalti, da sempre, viene considerata una pratica pre elettorale, la “deforestazione” di via Ugo Bassi, in corso proprio in queste ore, è davvero difficile da classificare. Questa mattina il tratto di strada compreso tra gli incroci con via Crispi e via Moretti è stato chiuso al traffico per la rimozione di tutti gli alberi presenti ai lati della strada.
Un’opera annunciata alla collettività meno di 24 ore prima con un comunicato stampa che definisce il tutto così: “sostituzione degli esemplari di acero americano (nome scientifico “Acer negundo”) di via Ugo Bassi, giunti oramai alla conclusione del ciclo vitale. Le 14 piante esistenti saranno sostituite da esemplari della stessa specie ma solo sul lato ovest, essendo in progetto la realizzazione di una pista ciclabile sul lato est”.
Quello che non viene spiegato è quanto piante saranno rimesse lungo le strada. Se le 14 essenze arboree saranno rimpiazzate oppure se ne saranno di meno. Il tutto mentre da questa mattina sui social network impazza la polemica per il taglio di quegli alberi arrivato come un fulmine a ciel sereno. E non basta la spiegazione che le essenze saranno ripiazzate a placare gli animi anche perché si parla di un solo lato.
In molti si chiedono inoltre quale sia l’utilità e, ancora una volta, la sicurezza della pista ciclabile che dovrebbe nascere sul lato Est della strada considerata la nota, e fisiologica, giungla di auto a caccia di parcheggi in quell’area non soltanto nelle ore di punta. Ma le polemiche più feroci arrivano su quell’avviso lanciato dagli uffici comunali meno di un giorno prima dell’avvio dell’opera e inserito, tra l’altro, in un contesto generale che parlava di pinete cittadine.
