SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da anni occupa una parete del Municipio di San Benedetto, affacciandosi in piazza Bambini del Mondo, ma in pochi probabilmente conoscono la storia e le origini della scultura di Ugo Nespolo.
Si tratta della terza opera realizzata dall’artista torinese, che si aggiunge al celebre ‘Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare’, installata ad inizio lungomare, e allo “Sberleffo” di viale Secondo Moretti.
In un grande disco di bronzo, dal diametro di tre metri, Nespolo raffigurò un bambino e una bambina alle cui spalle sorge un sole.
Ma la curiosità sta tutta nella provenienza del lavoro, “I bambini della guerra”, che non fu altro che la riproduzione della medaglia d’argento di cento grammi e 60 millimetri che il maestro ideò per Luciano Pavarotti, in occasione del “Pavarotti & Friends” del 1999. Il ricavato fu destinato a ”War Child”, l’associazione internazionale che difende, protegge ed aiuta i bambini vittime delle guerre del mondo. I fondi, quell’anno, vennero destinati ai piccoli del Guatemala.