SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuto martedì 11 ottobre nella sala dell’Auditorium comunale “Tebaldini” il convegno “Stranger Streets: le strane strade dell’adolescenza”, dedicato all’analisi delle principali problematiche a cui vanno incontro i giovani in una fase molto delicata dello sviluppo e alle nuove strategie educative volte a contrastarle.
L’incontro è stato organizzato dall’Ambito Territoriale Sociale – ATS 21, dal Comune di San Benedetto del Tronto in qualità di ente capofila, dall’ASUR Area Vasta 5 e dalla Cooperativa Cooss Marche ed ha visto una consistente partecipazione di pubblico.
Il dott. Aurelio Carassai ha presentato il servizio svolto dall’Unità di Strada e ha illustrato uno spaccato della vita dei giovani del territorio, narrata attraverso i risultati di un’indagine sugli stili di vita adolescenziali condotta su un campione di giovani iscritti alle scuole secondarie di II grado del territorio dell’ATS 21.
Un altro intervento è stato condotto dai responsabili del Servizio di Prevenzione, che hanno mostrato i laboratori svolti e le risultanze dell’esperienza di lavoro sul campo condotta nell’ambito dell’educazione adolescenziale.
Grande interesse ha suscitato anche il workshop esperienziale tenuto dalla prof.ssa Rosita Deluigi, docente di pedagogia generale, di comunità e interculturale all’Università degli Studi di Macerata, nel corso del quale ai partecipanti è stato proposto un questionario in formato digitale e ad esito immediato sul significato che ciascuno dei presenti attribuisce all’adolescenza.
“I dati esposti nel seminario – ha detto l’assessore alle politiche giovanili Andrea Sanguigni – sono in linea con quelli nazionali e hanno messo in luce il chiaro desiderio da parte di giovani e giovanissimi di essere ascoltati. Si fa un uso sempre più accentuato di piattaforme online, per il gioco e per gli incontri, e l’impiego di social come TikTok va per la maggiore. La politica ha la grande responsabilità di dedicare la giusta attenzione a questo bisogno di ascolto dei nostri giovani, i quali hanno diritto a vivere in serenità questo bellissimo periodo della loro vita, a maggior ragione dopo la tremenda esperienza dell’isolamento imposta dalla pandemia”.