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Storia urbana e identità locale al centro dell’incontro con Stefano Novelli promosso dai Lions

Raccontato lo sviluppo costiero di San Benedetto, tra passato e futuro urbano. Il presidente Balloni: «Ogni incontro sarà una scoperta per i giovani»
Pubblicato il 30 Aprile 2025



SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un’occasione per riscoprire le origini del territorio e riflettere sull’evoluzione della città di San Benedetto del Tronto. Questo il cuore dell’incontro intitolato “Linee e profili di costa – Matrici di trasformazione urbana e sviluppo socio-economico”, che si è tenuto lo scorso 29 aprile presso la Pizzeria Papillon di Porto d’Ascoli. Promosso dal Lions Club di San Benedetto del Tronto, l’evento ha posto l’accento sulle dinamiche che hanno modellato il litorale e l’identità urbana della Riviera delle Palme.

Ospite d’onore della serata è stato l’ingegner Stefano Novelli, da anni impegnato nello studio della storia urbana e sociale del territorio. Il suo intervento ha ripercorso le principali tappe dello sviluppo cittadino, partendo dalla costruzione della prima Chiesa extra moenia nel 1615, fino ad arrivare all’assetto urbano contemporaneo. In particolare, Novelli ha messo in luce il ruolo dell’ingegner Luigi Onorati, definito come figura di “progettualità illuminata e lungimirante”.

A spiegare il senso dell’iniziativa è stato Gianni Massimo Balloni, presidente del Lions Club sambenedettese: «Questo seminario rientra nel più ampio Service distrettuale denominato “La città tra passato e futuro”». Ha poi aggiunto: «L’iniziativa, ormai condivisa da molti Club, mira a recuperare la storia delle città e ad ampliare la conoscenza dei Lions nei territori. È un modo per sviluppare curiosità culturale e creare un confronto intergenerazionale che abbracci quartieri, urbanistica, cinema, teatri, sport, gastronomia e memorie locali».

Durante la serata si è quindi aperto uno spazio di dialogo con il pubblico, che ha preso parte con testimonianze e riflessioni personali, trasformando l’incontro in un momento di partecipazione collettiva. L’iniziativa rientra nella missione del Lions Club di valorizzare il patrimonio storico e culturale locale, promuovendo il legame tra cittadini e territorio.