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Stoccaggio gas, sindaco e comitato chiedono un incontro al Ministro Costa: «Ultimo sforzo per cancellare il progetto»

Bartolozzi, vicepresidente di Ambiente e Salute, invoca coerenza: «Contenti dell'approvazione della mozione, ma la Regione ritiri il ricorso al TAR contro i cittadini»
Pubblicato il 2 Marzo 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Amministrazione Comunale e l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno hanno fatto il punto della situazione riguardo all’iter del progetto di realizzazione di un impianto di stoccaggio gas nel sottosuolo del territorio cittadino: una questione ancora aperta che si avvia verso uno snodo cruciale. Il Consiglio Regionale ha approvato, lo scorso 23 febbraio, una mozione – a firma del capogruppo Fabio Urbinati – con cui impegna la giunta a non concedere proroghe al progetto “Stoccaggio San Benedetto” dalla società Gas Plus Storage Srl: l’azienda avrebbe dovuto realizzare la centrale entro giugno 2019.

«Da qualche tempo non ci facciamo sentire, ma questo non significa che siamo rimasti inattivi, anzi» – spiega Massimo Bartolozzi, vicepresidente e portavoce di Ambiente e Salute – «Ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione per averci concesso quest’opportunità. L’elemento evidente è che questa battaglia ha avuto un buon risultato: lo dimostra il fatto che non abbiamo un impianto di stoccaggio gas, che senza azioni di contrasto sarebbe in via di attivazione. Ultimamente ci siamo legati ad altri comitati nazionali contro il riscaldamento globale, e nelle scorse settimane ci siamo mossi tra Termoli, Fano e Senigallia proprio per affrontare il problema stoccaggio. Dopo un tentativo con il precedente Ministro Calenda – poi sfumato – nei giorni scorsi abbiamo inviato insieme al Sindaco e ai comitati di quartiere una richiesta di incontro al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, per portare a termine la procedura. Vogliamo sottoporre alla sua attenzione tutte le criticità del progetto: inquinamento, pericolosità dell’impianto, problematiche sismiche e violazione dei diritti dei cittadini, quali sicurezza, ambiente, salute, patrimonio e attività economiche. Ad oggi ancora non sappiamo se l’azienda abbia già depositato richiesta di proroga: siamo fiduciosi ma è fondamentale parlare col Ministro, e ci aspettiamo anche che i parlamentari eletti nel Piceno si adoperino per favorire l’incontro. Chiederemo che il giacimento di San Benedetto non diventi più un giacimento convertibile a stoccaggio, e che sia chiuso il pozzo – peraltro in fase di esaurimento. Apprezziamo molto l’attività di Fabio Urbinati: tuttavia, vista l’approvazione della mozione, sarebbe anche opportuno che la Regione si ritirasse dai ricorsi al TAR in cui si è schierata contro i cittadini sambenedettesi. Occorre fare un ultimo sforzo per mettere la definitiva pietra tombale sulla vicenda; possiamo anticipare che stiamo preparando un’iniziativa molto interessante sulla vicenda stoccaggio, facendo un punto globale della questione».

La contrarietà all’attuazione del progetto sembra unire senza riserve gli intenti del Primo Cittadino e quelli degli altri rappresentanti locali.  

«L’Amministrazione Comunale deve restare vicina ai Comitati e alle Associazioni: spesso, come in questo caso, la politica deve prendere esempio dai cittadini» – ha dichiarato il Sindaco Pasqualino Piunti – «Io rivendico la mia contrarietà al progetto sin dalla prima ora, dai tempi della prima fiaccolata: con soddisfazione, prendiamo atto di come la maggior parte delle parti in gioco si dicano contrarie. La Regione è un interlocutore importante, e già in passato abbiamo discusso sulle principali criticità della questione: il nostro è un territorio turistico, ad altissima densità abitativa e soggetto a rischi sismici. Chi deve decidere metta la parola fine alla situazione, poiché il territorio sembra davvero unito e coeso».

Antonio Romano, Presidente del Comitato del quartiere Agraria di Porto d’Ascoli: «Ormai sono quasi nove anni che lottiamo, ci auguriamo che il Ministro ci aiuti altrimenti scenderemo nuovamente in piazza». 

Marco Cappellacci, Assessore all’Ambiente del Comune di Martinsicuro: «Ringrazio le Associazioni ambientaliste, l’Assessore Andrea Traini e il Sindaco: auspichiamo che si possa mettere la parola fine alla vicenda, e che la sensibilità dimostrata negli ultimi tempi dal Ministro Costa su tali tematiche si possa confermare anche su un problema come questo, aggravato dai pericoli sismici che accomunano le nostre due Regioni. Noi dell’Amministrazione di Martinsicuro saremo presenti, e seguiremo con attenzione gli sviluppi della questione».

Il Consigliere Comunale Gianni Balloni conclude con un appello: «Evitiamo di fare demagogia su questioni puramente tecniche: c’è grossa confusione, abbiamo bisogno di chiarezza. La mozione è qualcosa di molto bello, ma non tecnico».  

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