SAN BENEDETTO DEL TRONTO. C’è un parere tecnico, firmato dal dirigente dell’Area Lavori Pubblici Mauro Bellucci, ad accendere il confronto sulla proposta di affidamento del campo sportivo “Marcello Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli. Il documento – redatto a seguito dell’istanza presentata dalla Sambenedettese – analizza la fattibilità della concessione pluriennale e introduce alcuni vincoli considerati imprescindibili. Su tutti, la richiesta di fideiussioni a tutela della proprietà comunale.
Il testo precisa che prima della stipula della convenzione sarà necessario presentare «adeguate polizze fidejussorie», oltre alla garanzia decennale postuma per le nuove opere, come previsto dal Codice dei Contratti. Non viene indicato un importo specifico, ma viene fissato un principio: nessuna gestione potrà essere affidata senza coperture preventive.
Il parere tecnico non è un atto politico, né nasce da un indirizzo della giunta. La stessa relazione evidenzia come la proposta non sia frutto di un percorso istituzionale comunale, ma un’iniziativa privata della società sportiva, da valutare sul piano tecnico, normativo e urbanistico.
Il progetto prevede la rigenerazione dell’impianto in più fasi quinquennali, fino a un massimo di trenta anni di concessione, con interventi che includono la ricostruzione degli spogliatoi, l’installazione di impianti fotovoltaici e il mantenimento delle attuali viabilità. Tuttavia, il documento segnala criticità progettuali: disegni con quote mancanti, parcheggio pubblico da realizzare prima e non in fondo al progetto, e la presenza di aree usate come strade ma non ancora acquisite formalmente al demanio.
Sotto il profilo urbanistico, viene inoltre richiesto un approfondimento sulla compatibilità ambientale, dato che l’impianto confina con la Riserva Naturale Regionale Sentina. Per proseguire, saranno necessari anche il parere favorevole del CONI e la conformità alle norme di sicurezza sportiva.