di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Luciana Barlocci chiede chiarimenti in merito alle “somme indebitamente corrisposte” che il Comune deve recuperare dal personale con qualifica dirigenziale all’interno dell’ente.
Intervenuta nel corso del question time, l’esponente del gruppo misto ha parlato di 8 dirigenti coinvolti, di cui tre tutt’ora dipendenti in Municipio, per una cifra totale che, al netto degli interessi, ammonterebbe a circa 120 mila euro.
“Le somme – ha affermato – sono ascrivibili a periodi molto lontani nel tempo, laddove per molti casi è in scadenza la seconda prescrizione”. Ecco allora la domanda per conoscere i motivi per cui non si è ancora provveduto alla riscossione.
A rispondere è stato direttamente il sindaco, che ha prima lanciato una stoccata ai predecessori e poi preso tempo: “Mi chiedo cosa facessero coloro che c’erano prima di me. Dormivano? L’interrogazione l’ho vista ieri, non ho approfondito. Prenderò i documenti che occorrono per avere tutte le informazioni, che spero di recuperare, visto che la storia è vecchia di decenni”.
La Barlocci ha accolto positivamente l’impegno di Spazzafumo, chiedendo tuttavia massima attenzione da parte dell’ente: “Sono somme risalenti alla notte dei tempi, ha ragione. Parliamo di 120 mila euro senza interessi e non è stato fatto niente. Non sono soldi che i dirigenti hanno preso dentro ai cassetti, ma sono state somme erroneamente date, che non dovevano percepire. Se un cittadino non paga una rata di Tari, si mandano avvisi, la cifra raddoppia, insomma è la fine. Qui parliamo di privilegiati con stipendi importanti”.