SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’emergenza sicurezza riaccende il confronto politico a San Benedetto, con il Pd che alza la voce. “Le scene da Far West che hanno caratterizzato il sabato sera sambenedettese, che stanno facendo il giro dei social e che potevano addirittura sfociare nel morto sono, purtroppo, la cartina tornasole della preoccupante situazione relativa alla sicurezza che attanaglia la città di San Benedetto”, afferma il presidente del circolo nord, Alessandro Marini.
“Che finiscano o meno per arricchire le pagine di cronaca nera, sono in realtà costanti e continui i fenomeni di disagio, vandalismo, risse e spaccio che imperversano sul territorio sambenedettese e le continue grida di allarme di cittadini e operatori non possono più essere ignorate”.
L’esponente dem osserva: “Sono mesi che i residenti e i commercianti dell’area del pontino lungo lamentano la presenza, a tutte le ore, di persone in preda ai fumi dell’alcol col conseguente clima fatto di risse, danneggiamenti, piccoli furti. Sono mesi che i residenti e i commercianti del quadrilatero compreso tra via Calatafimi e via Montebello invocano controlli e presenza delle forze dell’ordine visto il clima di crescente insicurezza. Sono mesi che in tutta l’area di via Pasqualetti e le pinete circostanti gruppi di ragazzini danno vita a fenomeni inquietanti e che sono persino sfociati nel pestaggio di una persona la notte di Capodanno”.
Nel mirino finisce pertanto il primo cittadino: “Forse il sindaco Spazzafumo si è autoconvinto che sia sufficiente nominare un nuovo assessore per contrastare questa preoccupante situazione, ma non è così. E per questo come Circolo Nord chiediamo che ognuno faccia la sa parte, a partire dal Sindaco e dal neoeletto assessore competente che non possono più rimandare un intervento volto a riqualificare le aree interessate, aumentare presidi e controlli e potenziare la pubblica illuminazione visto che l’oscurità e il degrado sono terreno fertile per criminalità e inciviltà. Sono anni, poi, che i sindacati delle forze dell’ordine denunciano la scarsità di operatori e mezzi e ancora una volta la speranza e l’auspicio che il commissariato di San Benedetto venga elevato a presidio di primo livello sono restati lettera morta. Forse l’onorevole Albano non se ne è ancora accorta, ma sono loro al Governo e sarebbe forse ora di far seguire alle parole dei fatti concreti. Avere, infatti, un Commissariato di primo livello vorrebbe dire poter contare inevitabilmente su un incremento di organico, mezzi e risorse tale da rispondere al meglio alle esigenze che il nostro territorio ha e che aumentano durante la stagione estiva”.
Prosegue Marini: “Il malcontento e il senso di frustrazione sono ormai diffusi in città: troppo facile additare “le risorse”, come una certa parte di narrazione destrorsa ama fare, quando nel DDL Sicurezza ci sono zero euro per gli Enti Locali e le forze dell’ordine e ci si concentra solamente a punire ogni forma di dissenso. Il rischio che si sfoci nella cd. “giustizia fai da te” va assolutamente scongiurato, visto che l’immagine di San Benedetto come città turistica e accogliente ne sarebbe inevitabilmente danneggiata”.