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Sicurezza a San Benedetto, l’intervento di Pasqualino Piunti: «Servono più risorse, il commissariato deve diventare di primo livello»

Dopo l'aggressione alla poliziotta e la rissa con un accoltellamento, l'ex sindaco interviene sulla necessità di rafforzare la sicurezza in città. «Rischi evidenti, la politica faccia la sua parte»
Pubblicato il 11 Febbraio 2025

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’escalation di violenza che ha colpito San Benedetto del Tronto nelle ultime ore, con l’aggressione alla poliziotta in commissariato e la rissa in centro finita con un accoltellamento, ha riportato con forza il tema della sicurezza al centro del dibattito cittadino.



Dopo questi episodi, si è riunito nelle ultime ore il tavolo della sicurezza della Prefettura, un segnale di attenzione istituzionale sulla questione.

Sull’argomento è intervenuto Pasqualino Piunti, ex sindaco di San Benedetto e attuale consigliere comunale di Forza Italia, che ha voluto sottolineare la necessità di un’azione concreta per rafforzare i presidi di sicurezza sul territorio.

«Prendiamo atto dell’immediata disponibilità del prefetto e del questore, che ringraziamo per l’attenzione dimostrata. Il nostro pensiero va alle forze dell’ordine, che ogni giorno operano con grande spirito di sacrificio e dedizione in ogni contesto. Alla poliziotta ferita va il mio più sincero in bocca al lupo», ha dichiarato Piunti.

Ma l’ex primo cittadino va oltre la solidarietà e rilancia una proposta chiara e concreta: elevare il commissariato di San Benedetto a primo livello, affinché la città possa godere di un presidio di sicurezza più forte e strutturato. «I fattori di rischio sono evidenti: abbiamo la ferrovia, il porto, l’autostrada. Durante la stagione estiva, poi, la situazione diventa ancora più delicata, perché i flussi di persone aumentano notevolmente e i pericoli si moltiplicano. La costa necessita di un’attenzione diversa e sono certo che il questore e il prefetto sapranno valutare adeguatamente la situazione».

Secondo Piunti, il rafforzamento della sicurezza passa anche attraverso un maggiore impegno della politica, che deve lavorare in sinergia con le istituzioni nazionali. «La parte politica ha il dovere di dialogare con i nostri rappresentanti in Parlamento per ottenere un risultato concreto. L’obiettivo deve essere chiaro: più risorse e più uomini per garantire la sicurezza di San Benedetto».